Il problema maggiore che ha la Fiorentina non sono i terzini deboli, gli attaccanti discontinui o gli infortuni.
Non sono problemi di tenuta atletica, esclusivamente di natura tecnica o di qualità. O meglio, ci sono anche queste problematiche, ma non è questo il punto.
La cosa più triste e vergognosa che attanaglia la Fiorentina è la mancanza di persone che le vogliono bene. Ad ogni livello (tifosi esclusi, questo è naturale) fatico nel vedere qualcuno veramente innamorato di questa società, di questa maglia.
Non gli vuole bene Diego Della Valle, che se ne sta regolarmente a distanza siderale dopo le brutte vicende di Calciopoli e Ovrebo.
Non gli vuole bene Andrea Della Valle, che dice che non gli sembra ci sia alcun bisogno di migliorare la squadra, che i ragazzi stanno dando il massimo ed evito il resto delle tristi banali banalità che banalmente proferisce per fortuna sempre più raramente.
Non gli vuol bene Cognigni, che quantomeno è l’unico coerente del gruppo, visto che mai ce ne ha voluto.
Non gli vuol bene Corvino, che continua a sostenere che la sua campagna acquisti è stata buona persino andando oltre le aspettative. Che giusto ieri ci dice che più vede questa squadra e più è convinto che la Fiorentina se la può giocare con tutti.
Ma a quale competizione? In quale disciplina? No, perchè sono bastate una Lazio mediocre, per non parlare di un Genoa ridicolo o della peggiore Inter degli ultimi anni per batterci anche piuttosto agevolmente.
Meno di tutti gli vuol bene Sousa, che ha sempre parole al miele per i suoi giocatori, salvo poi mandarli regolarmente al massacro con scelte cervellotiche e cambi in corsa insufficienti. Con un impianto di gioco oramai stra-logoro, che produce partite abuliche in serie, intervallate da qualche fulmine individuale dal Kalinic di turno.
Non vedo grande affetto neanche tra i giocatori in campo, salvo rare eccezioni. Non sono accettabili primi tempi come quello visto ieri sera, come quello visto a Milano, come quello visto contro il Paok e chissà in quante altre occasioni. In campo ci vanno i calciatori e se hanno bisogno di un tempo per capire qualcosa di quel che stanno facendo, beh, che cambino mestiere.
Gli unici ad amare immensamente ed illimitatamente come dicevo sopra tra parentesi sono i tifosi, che stanno commettendo però l’errore che commettono i genitori troppo innamorati dei figli: gliele perdonano tutte, rischiando di perdere il polso della situazione.
La Fiorentina ha avuto molto spesso nella propria storia risultati e rose inferiori a quelle attuali, ma intorno (quando di più, quando di meno) ha sempre avuto persone che provavano a remare dalla stessa parte, nella speranza di fare bene. Non è più così a Firenze, da diversi mesi. E questo è inaccettabile.
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