Essenziale, come la traduzione in ferro dell’immaginazione e dell’ispirazione del fabbro in rime di ventricoli, Fabio Zacchei.
Poco distante dal suo famoso gallo che accoglie chi arriva, a due chilometri dalla rondine piccina di Vertine, una bicicletta molto particolare, con una giberna davanti, il manubrio di legno, le ruote piene stavolta non di gomma, ma di ferro, è appoggiata a una colonna, come a dire: “Arrivo subito, mi riposo un pochino, una pisciatina e riparto”.
E’ questo il tributo dell’Eroica alla memoria di Luciano Berruti, il ciclista baffone attaccato sui pedali, il cui ricordo è stato cadenzato nella commozione di Giancarlo Brocci, del sindaco Michele Pescini, del martello e parole di Fabio Zacchei, delle carezze amorevoli della moglie a quei baffoni metallici.
(Nella foto in alto, la moglie di Luciano Berruti accarezza teneramente il volto scolpito nel metallo)
Andrea Pagliantini
di Andrea Pagliantini
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