GREVE IN CHIANTI – Sulla questione della banda larga e dell'assenza di copertura in alcune zone del territorio comunale, è intervenuto per fare chiarezza il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani:
"In primo luogo è necessario chiarire che nessun operatore è obbligato per legge a fornire il servizio di connettività Banda Larga, soprattutto nelle “aree a fallimento di mercato”, cioè quelle zone in cui i ricavi previsti non coprono l’investimento".
"Con l’obiettivo di intervenire su tutto il territorio nazionale, comprese le “aree bianche” – prosegue Sottani – da qualche anno Telecom Italia ha avviato la realizzazione di una propria Rete in Fibra. Nel nostro Comune non erano coperte da fibra le zone di Panzano, Chiocchio, Dudda, Strada in Chianti, San Polo ed il capoluogo"
Continua il sindaco: "Telecom Italia ha realizzato gli interventi strutturali con l’installazione dei cabinet necessari per la fornitura del servizio, ma prima della commercializzazione della fibra, ha subito uno stop dall’autorità competente che interviene per effettuare indagini sulle condotte e sulle strategie messe in atto da Telecom nell’ambito dello sviluppo della rete per la banda ultralarga. Quindi Telecom Italia, nelle zone dove i lavori erano di minor entità e sono stati completati più rapidamente, ha già attivato la fibra, mentre nelle aree dove invece i lavori si sono rivelati più complessi ed i tempi si sono dilatati non può procedere alla commercializzazione e all’attivazione del servizio perché bloccata dall’Autorità garante delle Concorrenze e del Mercato".
"La Toscana Open Fiber – continua – è l’operatore aggiudicatario del bando di gara pubblico che si occupa della costruzione, gestione e manutenzione delle infrastrutture, che poi rimarranno di proprietà pubblica. Ci risulta che siano al momento rimaste fuori copertura per questo blocco dell’Autorità alcune zone di Panzano, Chiocchio, Dudda e San Polo, mentre sul capoluogo, che non rientra nelle “aree bianche”, si sono verificate alcune problematiche diverse sui lavori di realizzazione delle reti nelle zone di via Mantegazza, via Danimarca, via Brodolini che, a quanto ci riferisce Telecom Italia, dovrebbero essere in via di risoluzione".
"La questione è quindi in mano all’Autorità – conclude Sottani – e non può evidentemente essere il Comune di Greve a sollecitare Agcom per una rapida soluzione della controversia legale fra Telecom e Open Fibre. Non è solo il Comune di Greve in Chianti a trovarsi in questa situazione, molti sono i territori della Toscana ad aver richiesto una soluzione all’Ad di Telecom. Noi e il Comune di San Casciano ci siamo già mossi scrivendogli una lettera in cui è sollecitato un intervento in tempi rapidi".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA