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lunedì 29 Aprile 2024
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    L’illuminazione del sole nelle chiese romaniche toscane: un libro speciale

    Questa settimana voglio parlarvi di un libro particolare che spiega e documenta l’illuminazione delle chiese romaniche toscane.

     

    Il libro “Le porte del cielo, percorsi di luce nelle chiese romaniche toscane” è edito da Polistampa ed è uscito ad aprile 2017.

     

    L’autore, Simone Bartolini, cartografo dell’Istituto Geografico Militare ed esperto di astronomia, ha fatto degli studi delle orientazioni delle chiese romaniche in modo organico su tutto il territorio toscano.

     

    Questa accurata ricerca sul campo è stata condotta su un campione di ben 383 chiese toscane dell’XI-XIV secolo, e ne ha poi selezionate 44 scelte per la loro importanza o per lo stato di conservazione e “rilette” in base ai dati sulla declinazione del sole in loco e dei molteplici effetti prodotti dalla luce, quando, attraverso rosoni e monofore va a colpire punti ben precisi di navate, cripte, altare… .

     

    Fra queste chiese alcune si trovano proprio vicino a noi: l’abbazia dei santi Salvatore e Cirino di Abbadia Isola a Monteriggioni, la pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino nel comune di Sovicille, l'Abbazia di San Galgano a Chiusdino, L’eremo di Montesiepi a Chiusdino

     

    Le 44 chiese presenti nel libro sono presentate con schede monografiche con tanto di bellissime foto a colori, e con la documentazione delle illuminazioni solari che avvengono dentro a tali chiese in precise date e orari ovvero in momenti astronomici importanti come i solstizi e gli equinozi e nel periodo di pasqua dal 22 marzo al 25 aprile.

     

    Queste illuminazioni sono state pensate dai costruttori per dare importanza alla simbologia solare dell’alto medioevo presente nelle chiese ovvero l’associazione che veniva fatta tra la resurrezione di Cristo e la luce dell’alba.

     

    In particolare per i solstizi veniva evidenziato il collegamento con il cielo attraverso dei fasci luminosi guidati , o verso la porta di ingresso oppure sull’altare o dentro la cripta (il luogo più buio della chiesa), in modo da ricordare le antiche credenze platoniche che dicevano che durante i solstizi d’estate le anime potevano trasmigrare dal cielo verso la terra attraverso due porte che si aprivano nel cielo e quindi scendere dalle stelle e incarnarsi sulla terra e poter tornare poi sulle stelle, se avevano vissuto in maniera meritevole, per il solstizio d’inverno e questi fasci di luce rappresentavano il tramite del collegamento fra terra e cielo.

     

    Concludo questo articolo invitando tutti a partecipare alle prossime due presentazioni con la presenza dell’autore che si terranno.

     

    La prima il 23 giugno alle ore 17 presso la pieve di San Giovanni Battista a Ponte allo Spino nel comune di Sovicille (Siena); la seconda il 3 settembre ore 18 alla Pieve di Borgo San Lorenzo.

     

    Per chi desiderasse maggiori informazioni o volesse contattare l’autore per domande o curiosità sull’argomento può scrivere a: simo.bartolini@tiscali.it.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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