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sabato 3 Maggio 2025
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    Croce d’Oro Ponte a Ema: “Stanze, auto, ambulanze, tutto pignorato. Abbiamo bisogno di aiuto”

    Il presidente (in carica da giugno scorso insieme a un consiglio rinnovato) Niccolò Melchionne racconta la situazione: "Dobbiamo arrivare a quanto basta per sopravvivere"

    PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – Essere parte di una comunità significa anche sostenere le associazioni che se ne prendono cura, la cui esistenza è una presenza fondamentale per il tessuto della società.

    La P.A. Croce d’Oro di Ponte a Ema ha bisogno d’aiuto: dopo trentacinque anni di onorato servizio alla popolazione l’associazione rischia di non superare la grave situazione economica in cui si trova.

    Di ciò che sta succedendo ci informa il presidente, Niccolò Melchionne, in forza dal giugno scorso insieme al consiglio rinnovato.

    “L’associazione è sul territorio da parecchi decenni – inizia – precisamente dal 1987, e rappresenta con i suoi servizi e volontari un punto fermo per il territorio. Nel 2003 si impegnò nell’investimento di una struttura ricettiva per anziani e disabili chiamata “Casa sollievo”, a Monticello Amiata, nel comune di Grosseto, per la quale furono sostenute spese importanti di ristrutturazione e adeguamento”.

    “Iniziativa dalla finalità condivisibile – rimarca – ma che purtroppo, per varie vicissitudini, non decollò mai. E i finanziamenti, cospicui, presi con le banche rimasero da pagare”.

    Fino ad arrivare ad oggi. A una condizione davvero difficile, quasi drammatica ormai: “La situazione di oggi, ereditata, è che abbiamo tutti i nostri beni mobili e immobili, ambulanze, macchine e due stanze di proprietà, pignorati dalla banca a riscatto di ciò che non fu saldato”.

    La P.A. Croce d’Oro di Ponte a Ema è un centro di aggregazione anche per tanti ragazzi, che con entusiasmo dedicano il loro tempo impegnandosi come volontari e propongono iniziative.

    Il presidente spiega ancora: “Quello che stiamo cercando di fare adesso è trovare una cifra congrua che possa essere accettata in modo tale da stralciare le posizioni e liberare il vincolo sui mezzi e permetterci di andare avanti. Ad oggi questa situazione non ci limita, siamo ancora pienamente operativi e siamo presenti anche attraverso servizi sociali impegnativi, perché rispondiamo a tutte le richieste di coloro che si rivolgono a noi. E’ la nostra vocazione e ne siamo orgogliosi. Ma è evidente che se i mezzi non dovessero essere più disponibili la nostra attività cesserebbe”.

    Arrecando, chiaramente, un enorme danno all’intera collettività di Ponte a Ema (e non solo).

    E’ per questo che il presidente si sente di lanciare un appello accorato, pieno di speranza: “Abbiamo messo in campo una serie di iniziative, la prima già lanciata in questi giorni consiste in una raccolta fondi online la cui notizia speriamo arrivi a più persone possibile, perché se tutti riuscissero a donare anche un solo euro sarebbe già molto”.

    I tempi sono molto stretti, ci dice ancora il presidente: “Arrivare a tanto quanto basta per sopravvivere. Noi ce la vogliamo fare, l’impegno che stiamo mettendo è oltre il normale e tutti stiamo lavorando fiduciosi in una unica direzione. Purtroppo non dipende solo da noi”.

    “L’amministrazione comunale ed il sindaco in prima persona, si sono dimostrati fin da subito disponibili a darci una mano, compatibilmente con quelle che sono le loro possibilità – tiene a sottolineare Melchionne – e stiamo ricevendo in questi giorni segnali di solidarietà da tante persone che ci chiedono come aiutarci e attraverso quali canali”.

    “A loro – conclude – diciamo che possono farlo tramite banca di cui forniamo le nostre coordinate anche attraverso Il Gazzettino del Chianti, o direttamente in sede qui in via Longo a Ponte a Ema”.

    Associazione Pubblica Assistenza Croce D’ Oro Onlus. IBAN: IT52P0832537720000000021267.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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