CAMPIGLIANO (BAGNO A RIPOLI) – Al presidio di protesta organizzato dalla Fillea Cgil di Firenze oggi, mercoledì 11 settembre, davanti ai cancelli chiusi della Cipriani Serramenti (azienda con circa 40 addetti che produce porte e finestre), in via di Campigliano a Grassina, il segretario Marco Carletti ha parlato rivolgendosi all’azienda ed alle persone che si erano riunite, per dimostrare la loro solidarietà ai lavoratori.
“Stiamo rivendicando – ha detto il segretario della Fillea fiorentina – come organizzazione sindacale il diritto a svolgere assemblee nei luoghi di lavoro, ad oggi impedito dalla nuova proprietà. Adducendo la finta motivazione dei locali non idonei”.
Una situazione che si protrae ormai da tempo per un "clima interno e del rispetto dei diritti dei lavoratori che peggiora di giorno in giorno – scrive il sindacato in una nota – tra “processi” ai lavoratori “rei” di usufruire di permessi e diritti previsti dal contratto e dalle leggi, un allontanamento illegittimo di un lavoratore, il taglio di diritti e salario, l’interruzione del servizio mensa, la previsione di smantellare bagni e docce".
“La vera motivazione dell’azienda – ha detto Carletti al presidio – è quella di non volere il sindacato all’interno della fabbrica per poter tagliare il salario ed aumentare i loro profitti”.
Il segretario ha spiegato così la necessità di rivendicare il diritto, la difesa della legalità con l’appoggio delle istituzioni, dei mezzi di comunicazione e dei cittadini.
Assenti i rappresentanti della giunta comunale di Bagno a Ripoli, con il sindaco Francesco Casini che a margine del presidio ha diffuso questa nota: “Siamo da sempre vicini ai lavoratori e in questo caso ai lavoratori della Cipriani Serramenti. Allo stesso tempo riconosciamo il fondamentale ruolo di impresa che qui a Bagno a Ripoli, ed anche in questo caso, coincide con aziende di alto livello. Per questo auspichiamo che riparta da subito un dialogo costruttivo tra le parti, siamo profondamente convinti che ci siano le basi per costruire velocemente un confronto".
"Come ho già avuto modo di dire personalmente ai lavoratori e ai loro rappresentanti – rimarca Casini – ci mettiamo a disposizione per svolgere un ruolo di mediazione e agevolare il confronto. Con l’obiettivo di conciliare le diverse posizioni e trovare una soluzione rapida e ragionevole nell’interesse di tutti”.
Presenti Antonio Matteini di Potere al Popolo, Sandra Baragli consigliere comunale del Partito democratico, la consigliera regionale di Liberi e Uguali Serena Spinelli.
“Alcuni dipendenti sono stati rimandati dentro per paura di rappresaglia, per il timore di essere licenziati qualora avessero partecipato a questo presidio” ha concluso il segretario Carletti.
di Silvia Rabatti
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