BAGNO A RIPOLI – E poi succede che un giorno ti incontri, così per caso quando magari meno te lo aspetti e senti da subito che lei sarebbe la persona che vorresti avere al tuo fianco. Sempre, ne sei sicura.
Dall’altra parte anche: sì, anche per l’altra è stato un colpo di fulmine, ma le serve un po’ di tempo per capirlo.
Tempo pochi mesi e arriva la convivenza a rendere un'unione perfetta, normale, in un clima di estrema serenità.
Questa è l’essenza, la parte più bella e più importante della storia di Elena Giannetti e Giulia Misciglia Cacioli, prime donne unite in unione civile sabato 2 settembre a Bagno a Ripoli, davanti a tanti amici e parenti.
Due belle ragazze, la bionda e la mora, simpatiche, allegre e solari che hanno condiviso con Il Gazzettino del Chianti questo giorno indimenticabile, raccontandoci anche la loro storia.
Grassinese Elena e ormai da nove anni compaesana anche Giulia, scherzano entrambe sulla loro storia fatta di normale quotidianità, sugli affetti familiari, sul lavoro che condividono. Ciascuna con una propria ditta di servizi rivolti anche ai turisti. Sui mille interessi che hanno.
“Le nostre famiglie sono state da subito con noi, dall’inizio. I genitori hanno il terzo occhio con il quale guardano come i propri figli stanno. Se stanno bene, non con chi stanno” ci racconta Elena quando le incontriamo per un caffè prima del grande giorno.
“Quando hai tutti intorno – prosegue -specialmente le persone che sono alla base della famiglia, che ti vogliono bene e ti sostengono diventa più facile progettare le altre cose, dalle piccole alle grandi".
Anche essere le prime sul territorio di Bagno a Ripoli, fare da apripista e segnare concretamente un inizio.
“A me sposarsi sembrava la cosa più normale di questo mondo perché l’ho vista fare a mio fratello, agli amici – continua ancora Elena – Poi però, sdoppiandomi, mi rendevo conto che questa volta sarebbe toccato proprio a me e sarà una cosa eccezionale. Finalmente stiamo uscendo dal Medioevo”.
“Finalmente ci si può sposare – incalza Giulia – e ci farebbe piacere anche che questo nostro evento pubblico potesse servire affinché non siano considerati più eventi eccezionali ma rientrino nelle normalità”.
Ed è proprio la vita normale di tutti i giorni, con i suoi imprevisti, a confermare loro che la vita vale la pena viverla in due. Con lei, in ogni caso e per tutti i giorni della vita.
“Nessuna incertezza su questo importante passo – dicono all'unisono – soprattutto per legalizzare il nostro rapporto. Noi già ci sentiamo sposate da quando stiamo insieme, però pensando a un futuro e a tutti quegli ostacoli che nella vita possono presentarsi abbiamo pensato fosse necessario rendere questa unione ufficiale. Abbiamo incontrato molta disponibilità da parte della pubblica amministrazione nell’organizzazione del matrimonio, tutti con grandi sorrisi ad accoglierci nel preparare i documenti”.
“Noi siamo due donne a cui piace vestirsi bene, curando il proprio aspetto fisico e la propria immagine” ci dice ancora Elena. “Credo che la reazione delle persone nei nostri confronti sia stata condizionata anche da questo nostro modo di porci. Io credo che si andrà per gradi fino ad arrivare alla completa accettazione della libertà di ognuno. Magari ci vorranno un po’ di anni”.
Chiacchierando con loro si capisce la grande sintonia che hanno, l’una più adrenalinica, l’altra più tranquilla. Due poli opposti che portano a un grande affiatamento.
“Siamo sempre state così serene della nostra moralità e libere. Non ci faceva nessun effetto particolare l’idea di sposarci, e quindi inizialmente volevamo fare una cerimonia easy, intima, tranquilla” aggiunge Elena divertita.
“Poi però – prosegue – gli amici, più emozionati di noi, ci hanno fatto riflettere che ora è il momento di festeggiare. Ci hanno chiesto se ce ne rendevamo conto dell’importanza che il matrimonio ha in sé, e allora ci siamo lasciate andare rendendolo pubblico e aperto verso tutti quelli che conosciamo”.
E allora è stata festa. Una bella festa, coloratissima, come i ventagli che le hanno attese sventolanti all’uscita, con molti occhi lucidi, sorrisi e applausi durante la cerimonia celebrata dal consigliere comunale e amico Paolo Sartoni.
Più tardi ancora festa in un clima molto più rilassato e scoppiettante durante la serata organizzata per festeggiarle in una villa nel Chianti.
In un pomeriggio assolato di settembre un vento frizzante e ben augurale ha reso piacevole l’aria: spazzando il caldo ha portato con sé una boccata di aria fresca.
di Silvia Rabatti
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