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martedì 6 Maggio 2025
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    Emozione per tutta Tavarnelle: Il Gazzettino del Chianti l’ha incontrata

    TAVARNELLE – E’ tutto pronto per i festeggiamenti di suor Angelica Raspini della congregazione delle Suore Serve di Maria S.S. Addolorata, oggi direttrice della Scuola Infantile “Vincenzo Corti” in via Naldini a Tavarnelle. Che oggi, domenica 1 settembre, festeggerà insieme a tutta la comunità i 60 anni di vita religiosa.

     

    Siamo andati a trovare suor Angelica: l’abbiamo trovata indaffarata non solo per i suoi festeggiamenti, ma intenta nel preparare la scuola dell'infanzia che presto riaprirà le porte agli iscritti. Ci accomodiamo nello studio che guarda il parco, che alcuni volontari stanno addobbando con girandole e festoni.

     

    Suor Angelica ripercorriamo alcuni momenti della sua vita…

    "Sono nata a Incisa in Val d’Arno il 3 gennaio 1934 in una casa patriarcale di grandi lavoratori. In casa eravamo in tanti, la mamma, il babbo, gli zii Ezio, Gino, Natalino, Fulvio, il nonno Fiore. Solo alla sua morte ho scoperto che si chiamava Ferdinando, Fiore era il soprannome che gli avevano messo in quanto portava sempre un fiore dietro l’orecchio".

     

    Fratelli o sorelle?

    "Eravamo quattro sorelle, io sono l’ultima, e due fratelli. La nostra casa era a pochi passi dall’Arno e tutti fin da piccoli abbiamo imparato a nuotare. Io ho imparato tenendomi aggrappata a un tronco d’albero! Eravamo sempre in mezzo all’acqua, la nostra è stata un’infanzia bellissima".

     

    Quando arrivò la vocazione?

    "A 11 anni entrai nella congregazione dell’Istituto Suore Serve di Maria S.S. Addolorata in via Faentina a Firenze: e il 23 settembre 1953 ho fatto la vestizione e la professione di suora. Fu una festa bellissima con tanti parenti: tra questi lo zio frate, Padre Guido Raspini, la mia guida spirituale. In via Faentina sono stata a insegnare per 34 anni, dopodiché andai a Milano per 6 anni per poi arrivare a Tavarnelle nel 1985".

     

    Che cosa ricorda del suo arrivo a Tavarnelle?

    "Ho pianto tanto, il mio sfogo era di andare nel tempo libero nell’orto. Ma questo è durato poco perché ben presto ho trovato tante persone che mi hanno voluto bene".

     

    Tra l’altro ha avuto un bel riconoscimento dai tavarnellini…

    "Il 19 dicembre 2010 ho ricevuto il Premio Domenico Cresti detto “Il Passignano”, sono felice di questo riconoscimento".

     

    Chissà quanti bambini sono passati da qui.

    "Davvero tanti, pensi che sono “nonna”! Adesso ci sono i bambini di chi è stato alunno. Una mamma mi ha fatto un bel complimento, mi ha detto: "Lei è la mamma spirituale di tutti"".

     

    Quest’anno quanti sono gli iscritti?

    "Al momento 68 bambini. Ci sono tre suore più le maestre laiche. Eravamo in quattro quando arrivai: la superiora era Suor Giancarla. C'erano Suora Filomena in cucina e Suor Adelina che faceva scuola assieme a me".

     

    Cosa si sente di dire alla comunità di Tavarnelle nel giorno della sua festa?

    "Mi sono trovata molto bene, ho avuto tanto del bene da tutti, non posso altro che dire grazie".

     

    La voce di Suor Angelica s’incrina di commozione: "E quando andrò via – dice – piangerò altrettanto come quando arrivai il primo giorno".

     

    Non vogliamo pensare alla sua eventuale partenza: oggi è un giorno di festa e allora anche da parte del Gazzettino del Chianti le auguriamo ogni bene.

     

    Per chi si vuole partecipare ai festeggiamenti domenica 1 settembre alle 17 ci sarà la Santa Messa nella chiesa di Santa Lucia al Borghetto celebrata da don Franco Del Grosso, dopodiché i festeggiamenti si sposteranno nel parco della Scuola Infantile “Vincenzo Corti”.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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