FIRENZE – “Secondo il CNR ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) in Italia la primavera 2024 è stata la seconda più calda dall’inizio delle rilevazioni seconda solo alla primavera 2007 (+1.22 °C)”.
Lo dice il LAMMA, che è uscito con il suo report sulla primavera 2024, che illustra dati e trend meteo climatici di lungo periodo a livello regionale con qualche analisi a livello italiano ed europeo.
“Rispetto alla media climatologica dell’ultimo trentennio 1991-2020 – si legge – a livello italiano ha fatto registrare uno scarto di +1.05 °C. Sebbene la stagione sia stata eccezionalmente piovosa con un surplus anche estremo al nord, al sud permane una siccità severa-estrema, diffusa su Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia e Sardegna sud-orientale”.
“In Toscana – si legge ancora – la primavera 2024 è stata la seconda più calda degli ultimi 70 anni, dopo quella del 2007”.
“L’anomalia di temperatura relativamente alle 4 stazioni meteorologiche di Firenze, Arezzo, Grosseto e Pisa – prosegue il report del LAMMA – è stata di +1.2 °C, rispetto al periodo 1991-2020”.
“L’andamento nel trimestre è stato piuttosto altalenante – puntualizza – al terzo marzo più caldo dal 1955 (anomalia di +1,9 °C), è seguito l’ottavo aprile più caldo (con +1.1 °C) ed un mese di maggio in media o “solo” leggermente più caldo del normale (anomalia di +0.5 °C, quindicesimo più caldo)”.
Altro dato: “Se dal 2000 in poi i giorni molto caldi sono il doppio rispetto a quanti se ne contavano nel periodo 1961-1990, sono invece dimezzati quelli molto freddi che sono poco meno della metà rispetto al 1961-1990”.
“Dal punto di vista delle piogge – si rimarca – la primavera è stata piuttosto abbondante, eccezionalmente nel nord Italia. In Toscana è stata complessivamente una primavera più piovosa del normale (+39% di anomalia) con precipitazioni abbastanza ben distribuite a livello spaziale e temporale. Maggiori surplus di pioggia sul Nord-Ovest, +49% sulle province di Massa, Lucca e Pistoia, a seguire sulle zone centrali della regione (+38%) e sul grossetano (+33%)”.
Qui potete scaricare il report completo.
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