spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Villa Vrindavana: vi raccontiamo una giornata con gli Hare Krishna

    Immerso nella natura del Chianti, a San Casciano (Sant’Andrea in Percussina) c’è un posto davvero speciale: Villa Vrindavana.

    Questo è il più grande centro della comunità Hare Krishna in Italia.

    Ma quali attività si svolgono? Come è una giornata di festa in questo centro? Approfittando della mia conoscenza personale della comunità, sono andata a vedere di persona come si vive a Villa Vrindavana,

    Al suo interno vivono molte devote e devoti che negli anni hanno fatto diventare Villa Vrindavana un luogo di profonda spiritualità aperto a tutti, anche a chi vuole solo per curiosità vivere un momento di pace e riflessione.

    Nel centro si possono frequentare corsi di yoga, cucina vegetariana e filosofia vedica. È possibile anche soggiornare nelle le camere riservate agli ospiti.

    Nelle comunità Hare Krishna si svolgono moltissime feste, una delle quali ha cadenza settimanale. Questa è la Festa della Domenica, ideata da Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, il fondatore (acarya) dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna. Questa festa riunisce tutti i devoti al Tempio e fa conoscere la comunità anche agli esterni.

    Domenica scorsa ho seguito la giornata di festa del centro.

    La Festa della Domenica per i devoti di Villa Vrindavana inizia alle 4 del mattino. Queste ore del giorno chiamate Brahma Muhurta sono ideali per la meditazione ed un’intima connessione con Dio. I devoti si lavano e alle 4:30 entrano nel tempio, dove iniziano dolci canti e balli per il risveglio delle Divinità.

    Questa pratica si chiama kirtan, una parola sanscrita la cui traduzione significa “glorificazione”. Il kirtan è l’azione più importante per i devoti di Krishna, poichè porta ad un profondo contatto con il Divino e con tutti gli esseri viventi.

    Dopo il risveglio delle Divinità, circa alle 5 del mattino c’è l’adorazione di Srimati Tulasi Devi, una pianta sacra molto cara a Krishna. Tulasi Devi, anche conosciuta con il nome di basilico sacro, è una pianta con molteplici poteri curativi. In ogni Tempio la cura di Srimati Tulasi Devi è di fondamentale importanza.

    Dalle 5.30 alle 8.30 si svolge la pratica individuale di Japa Meditation, una lunga e costante meditazione sul Maha Mantra Hare Krishna. La pratica del canto di questo mantra è un dialogo tra Krishna e il bhakta (devoto). Nella tradizione vedica, questo è il più importante mantra per il progresso spirituale. Io mi sono aggregata ai devoti seguendo i loro riti.

    Successivamente, per circa mezz’ora, c’è un altro kirtan prima della colazione.

    Dopo la colazione, ognuno adempie alle proprie mansioni e al proprio lavoro fino all’ora di pranzo. Alle 13:.0 i devoti si riuniscono per prendere il prasada, cibo vegetariano offerto alle Divinità nel Tempio. Io ho atteso il pasto guardandomi attorno e vivendo con i devoti la mattinata, poi ho gustato il pranzo.

    Alle 16 è iniziata la festa aperta a tutti i devoti.

    Ogni domenica c’è una conferenza, durante la quale i devoti a turno parlano di filosofia vedica, leggono brani dai libri del Movimento ed illustano la vita e le azioni di una personalità importante della corrente gaudiya vaishnava (corrente fondata da Sri Caitanya Mahaprabhu). Dopo la conferenza si susseguono kirtan estatici, con bellissime danze ed intensi momenti di connessione nel gruppo. Per l’ISKCON questi momenti di convivialità sono di fondamentale importanza, poichè uniscono tutti spiritualmente e permeano di gioia l’ambiente e le persone.

    Alle 19.30 poi ci siamo tutti riuniti per prendere il prasada.

    Per chi vuole restare, dopo la cena in genere c’è la cermonia per dare la buonanotte alle Divinità del Tempio, dopodichè le persone ritornano alle loro case.

    Dopo aver partecipato a questa intensa giornata anche io sono tornata a casa colpita da questa esperienza, veramente interessante e ricca di motivi di riflessione: un’esperienza che raccomando a tutti in questi tempi che vivamo sempre di fretta e trascinati da mille cose da fare spesso dimenticando i veri valori della vita.

    Articolo di Khorshid Shekarie Aureh

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Un laboratorio di giornalismo che ormai va avanti da oltre due anni, grazie alla splendida collaborazione degli insegnanti e della dirigenza dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli.

    Il Gazzettino del Chianti ha deciso quindi di dare una organicità a questa collaborazione creando questo apposito spazio in cui troveranno spazio tutti gli articoli scritti dagli studenti e dalle studentesse di quella che è l’unica scuola superiore presente nel nostro territorio.

    Scriveranno anche di questo, del territorio in cui vivono e dal quale tutti i giorni “partono” per andare a scuola. Ma anche della scuola stessa, di quello che vi accade.

    Articoli scritti da ragazzi dalla prima alla quinta superiore, seguiti dalla nostra redazione ma lasciati liberi nella scelta degli argomenti. Anche di sbagliare. In un piccolo-grande laboratorio di giornalismo aperto e plurale. Buona lettura!

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...