GREVE IN CHIANTI – "Non sono un amante del genere giallo, tanto è vero che sempre di più nei miei libri con il commissiario Bordelli hanno sempre meno pagine… di indagini e più pagine di tante altre storie. Il mio obiettivo finale? Fare un libro con il commissario senza omicidi né indagini".
In uno splendido pomeriggio di metà settembre, mercoledì 17, Marco Vichi è "sceso" a Greve in Chianti dalla sua casa di Impruneta, alla Macelleria Falorni, per presentare, il suo ultimo libro, "Fantasmi del passato".
L'ultima indagine del commissario Franco Bordelli, con forti accenti chiantigiani: dalla nuova casa di Bordelli, che si è trasferito da San Frediano in un casolare di Impruneta, al vino della Fattoria I Balzini di Barberino Val d'Elsa… .
Accolto da Stefano Bencistà Falorni, Vichi ha raccontato come è nato il commissario Bordelli, cosa mette di suo dentro ai libri ("A volte, senza che lo sappiano, anche i nomi… dei miei amici" ha scherzato).
O, come, nell'ultimo, le poesie di sua madre. Oppure come la figura del commissario abbia "molti tratti in comune con quella di mio padre".
"Frequento da sempre Greve – ha concluso Vichi – Lo facevo anche quando ho vissuto per un periodo a Parigi: quando tornavo, anche su "impulso" degli amici, un po' di scorta di salumi del Falorni prima di ripartire… era d'obbligo!".
di Matteo Pucci
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