GREVE IN CHIANTI – Da questa “terrazza panoramica” si gode uno scorcio insolito su Greve in Chianti. Quassù, in estate si tengono spettacoli teatrali e concerti.
Non sono i soli motivi per salire sulla collina a pochi passi dalla piazza del paese, nota a tutti gli amanti del vino e della ristorazione.
Qui, infatti, nell’ex convento francescano, dal 2002 ha sede il museo di arte sacra San Francesco, raccolta d’arte e archeologia piccola ma significativa. Si cammina fra gli ambienti del convento, come l’ex sacrestia, e si trovano opere come questa croce reliquiario in cristallo di Rocca.
Un pezzo raro, fatto a Venezia nella seconda metà del Trecento. O come questo dipinto sul vetro del cinquecento, un San Silvestro.
E ancora questa Assunta fatta nel Cinquecento da Francesco Curradi. La Madonna del Rosario del Seicento di Francesco Boldrini. Oppure l’ottocentesca Santa Rosa attribuita a Michele Gordigiani.
Fra i pezzi anche la Pace, intaglio in avorio realizzato nel Trecento dalla bottega fiorentina degli Embriachi, specializzata, quando non aveva materie più preziose, a intagliare anche l’osso. Già, l’arte di arrangiarsi con gli elementi più poveri.
Ad esempio questa Madonna di Nanni di Bartolo del Quattrocento fu fatta in stucco dipinto, ma l’effetto è sicuramente di un materiale più prezioso. La collezione fa parte del sistema museale del Chianti e del Valdarno fiorentino.
La sezione archeologica è attualmente in fase di risistemazione.
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