spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 20 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    VIDEO / Una “terrazza” affacciata su Greve in Chianti. In visita al Museo di San Francesco

    Nell’ex convento francescano, dal 2002 ha sede il museo di arte sacra San Francesco, raccolta d’arte e archeologia piccola ma significativa. Andiamo a scoprirla...

    GREVE IN CHIANTI – Da questa “terrazza panoramica” si gode uno scorcio insolito su Greve in Chianti. Quassù, in estate si tengono spettacoli teatrali e concerti.

    Non sono i soli motivi per salire sulla collina a pochi passi dalla piazza del paese, nota a tutti gli amanti del vino e della ristorazione.

    Qui, infatti, nell’ex convento francescano, dal 2002 ha sede il museo di arte sacra San Francesco, raccolta d’arte e archeologia piccola ma significativa. Si cammina fra gli ambienti del convento, come l’ex sacrestia, e si trovano opere come questa croce reliquiario in cristallo di Rocca.

    Un pezzo raro, fatto a Venezia nella seconda metà del Trecento. O come questo dipinto sul vetro del cinquecento, un San Silvestro.

    E ancora questa Assunta fatta nel Cinquecento da Francesco Curradi. La Madonna del Rosario del Seicento di Francesco Boldrini. Oppure l’ottocentesca Santa Rosa attribuita a Michele Gordigiani.

    Fra i pezzi anche la Pace, intaglio in avorio realizzato nel Trecento dalla bottega fiorentina degli Embriachi, specializzata, quando non aveva materie più preziose, a intagliare anche l’osso. Già, l’arte di arrangiarsi con gli elementi più poveri.

    Ad esempio questa Madonna di Nanni di Bartolo del Quattrocento fu fatta in stucco dipinto, ma l’effetto è sicuramente di un materiale più prezioso. La collezione fa parte del sistema museale del Chianti e del Valdarno fiorentino.

    La sezione archeologica è attualmente in fase di risistemazione.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...