SAN CASCIANO – Quattro giovani musicisti che hanno fatto della loro band una ragione di vita. Il loro progetto è quello di partecipare ad X Factor 2018 e di fare della loro musica una professione.
Tutti studenti, ci hanno raccontato la loro storia fatta di impegno, sacrificio e passione. Giovani come tanti altri ma che ci hanno saputo regalare un sorriso: quello di avere un progetto da realizzare, uno scopo, un sogno. L’unica arma per non cadere nella noia, nella routine di un’adolescenza anonima.
Riccardo Boldrini, chitarrista e vocalist e Niccolò Nesi , chitarrista, sono di San Casciano. Mentre Cosimo Valenti, batterista, e Riccardo Tempestini, bassista sono di Montespertoli. Già musicisti in precedenti gruppi si sono messi insieme nel 2015 ed hanno creato la loro band: i Lapsus.
“Durante il cammino per Santiago di Compostela – inizia Riccardo Boldrini – io e Riccardo Tempestini, visti i nostri interessi per la musica, abbiamo pensato di mettere su un gruppo. Così io ho portato Nicccolò, che suonava già con me, e Riccardo ha portato Cosimo, che suonava con lui”.
Il loro genere musicale è un pop-rock che si ispira ad artisti come Kings of Leon, e punta a far provare delle emozioni forti durante l’esibizione. Il tema principale delle canzoni è l’amore ma anche il disagio verso un mondo che non ti accetta, come in un loro inedito.
Come ci spiegano Cosimo e Riccardo B. “abbiamo iniziato con cover di musica punk, rock e ballad, come Every breath you take dei Police, rivisitata in cinque generi diversi per far capire il nostro potenziale musicale. Poi siamo passati a scrivere degli inediti e ne contiamo già 27 nel nostro repertorio”.
I LAPSUS – Si sono raccontati al Gazzettino del Chianti
Adesso I Lapsus stanno incidendo un nuovo E.P. composto da quattro inediti, in lingua inglese ed italiana, presso la Golden Factory Studio di Carmignano. di cui Carrillon è la canzone di punta, a cui tutto il gruppo è particolarmente legato, per il suo messaggio d’amore. Al termine lo lanceranno sulle piattaforme musicali Itunes e Spotify, in attesa di ricevere un buon gradimento dagli utenti del web.
Del resto, come ci spiega Niccolò, “siamo già presenti sui social, sia su Facebook che Instagram, dove contiamo di crescere sempre di più. Soprattutto ci contiamo per il Contest al Fa’ Festa del Galluzzo a luglio, che prevede una prima parte in cui saremo votati sui Social. Se otterremo tanti “mi piace” potremmo accedere alla seconda parte live della gara canora. Quindi già da ora tutti possono cominciare a votarci”.
Scrivere la musica ed i testi è un lavoro molto impegnativo che porta via del tempo allo svago e qualche volta allo studio.
Si parte da un’ispirazione mentre si guida l’auto o quando in sala prove qualcuno comincia a “mugolare” una linea musicale su cui poi vengono scritte le parole e a volte ci vogliono anche 3/4 settimane prima di comporre la canzone finale.
I ragazzi ci spiegano anche il perché dell’utilizzo della lingua inglese nei loro testi più che della lingua italiana.
“Siccome la parola – ci dicono – deve essere in sintonia con la nota in quel preciso momento, la lingua inglese ha una cadenza sonora che meglio si adegua alle note, è una lingua più curva meno dura della lingua italiana".
"Quindi – ribadiscono – chiaramente l’inglese viene usato perché è la lingua più parlata al mondo, insieme allo spagnolo, ma soprattutto per questo suo suono più rotondo che meglio si adatta ad ogni tipo di musica”.
Alla fine della nostra intervista I Lapsus ci salutano con un ringraziamento particolare a quelle persone che li hanno sostenuti fin dall’inizio credendo in loro ed insegnando loro la musica: per Riccardo B. e Niccolò sono Stefano Magazzini, Cristian Fusi e Alessandro Nesi di San Casciano, mentre per Cosimo e Riccardo T. è Andrea Bagnoli di Montespertoli.
Allora, siete pronti a sostenere iI Lapsus? Loro vi aspettano tutta l’estate sui palchi di molte rassegne canore del territorio per regalarvi della buona musica… e chissà, con il nostro sostegno, potrebbero diventare anche i vincitori del prossimo X Factor!
di Silvia Luis
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