SAN CASCIANO – Sono passati quasi sette giorni da quella notte di mercoledì 29 luglio. Che rimarrà impressa a lungo nella mente dei sancascianesi.
Quella notte in cui, poco prima delle 23, il grosso pino dei giardini in piazza della Repubblica improvvisamente si è abbattuto lungo il percorso pedonale.
Travolgendo, nella sua caduta, una bambina di otto anni e lo zio. La bambina per fortuna subì solo dei graffi, portata all’ospedale pediatrico Meyer dopo poche ore fu dimessa.
Ma lo zio Ahmed, di 51 anni originario dell’Egitto è ancora ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Annunziata, a Ponte a Niccheri.
Ma come sta oggi Ahmed? Sono molti i sancascianesi che se lo domandano, sinceramente preoccupati. E rimasti colpiti da quanto accaduto e speranzosi che la sua vita possa riprendere così come era fino a quell’istante.
Lo abbiamo chiesto alla moglie: “Purtroppo non sta bene – ci dice – si trova ancora in terapia intensiva”.
Ha subito qualche intervento chirurgico?
“No, al momento no, la paura era soprattutto per la milza. Ma all’ospedale sono stati molto bravi, sembra che non occorra un intervento”.
E’ cosciente, parla?
“E’ cosciente ma respira male, parla pochissimo”.
Si ricorda della sera in cui è rimasto sotto al pino?
“Non si ricorda niente”.
Ma era seduto sulla panchina?
“Sì, e accanto a lui c’era la bambina; dal colpo preso sembra sia caduto per terra, sono stati i primi soccorritori a togliere i rami da sopra mio marito”.
I suoi figli cosa dicono?
“Vogliono rivedere presto il loro babbo”.
Ahmed gestisce, insieme al fratello, una pizzeria nella frazione di Spedaletto. Sono molto apprezzati nel loro lavoro.
Una famiglia molto unita: che tutti i giorni si reca all’ospedale. E rimane dietro quella porta, in attesa di buone notizie per Ahmed.
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