BARGINO (SAN CASCIANO) – Sabato 20 maggio, dalle 16.30 alle 18.30, l’auditorium della Cantina Antinori al Bargino ospiterà la presentazione di un libro davvero speciale, scritto da una persona allo stesso modo speciale. Con tanto di visita della cantina e cocktail nella terrazza panoramica.
Generosamente offerto dal marchese Piero Antinori, l’ingresso è gratuito. Ma su prenotazione (entro il 14 maggio) ai seguenti contatti: Anna Bruno 3333374768; e Cristina Picci 3207004043. Fino ad esaurimento posti.
“La via dell’azione” parla di come la nostra condotta possa beneficiare gli altri. E’ l’ultima meravigliosa opera di Luigi Ferrante, che proprio agli altri si dedica completamente. E al contempo è un modo per raccogliere fondi per l’associazione che presiede.
Sebbene abbia cambiato nome, lo Sri Prema Sai Organization ONLUS esiste da vent’anni. Lo scopo è raggiungere in prima linea, senza passaggi di mano e assumendosi l’intera responsabilità, chi ha bisogno. Per fornire sopravvivenza quotidiana, per fornire un futuro.
I volontari si recano nei luoghi più remoti, dove non interviene nessuno: India, Nepal, ma anche i paesi sperduti colpiti dal sisma in Emilia-Romagna e nelle Marche, dove per primi hanno portato i moduli abitativi.
Il tutto sotto la guida illuminata di Luigi Ferrante. Editore, produttore di documentari, presidente dello Sri Prema Sai Organization, in India è “l’angelo italiano”. Per lui la fede è la base di tutto. E noi del Gazzettino del Chianti siamo onorati di intervistarlo.
““La via dell’azione” è un raccontarsi ciò che accade nella vita – a parlare è Luigi Ferrante – Senza una buona azione, nulla si può compiere. Credo nel destino: siamo noi a costruire e distruggere”.
“E’ l’ottavo libro che scrivo – spiega – Prima di questo, “La via dell’amore” e “La voce del cuore” sono stati pubblicati a fine 2016. Il titolo del primo dice tutto: se le cose vengono fatte col cuore, il risultato è positivo. Il secondo è un diario di viaggio, in cui c’è un pensiero per ogni giorno”.
“Siamo strumenti che si trovano al posto giusto nel momento giusto – dice – Dopo il terremoto in Nepal, incontrai una signora arrabbiata con Dio. Le misi una coperta addosso e tentò di toglierla”.
“Poi ci guardammo e mi prese la mano – ricorda – Mi chiese: “Perché sei qui?”. E io le risposi: “Perché Dio mi ha mandato”. Scoppiò a piangere: aveva avuto la risposta che cercava”.
“Per natura sono sempre stato uno spirito libero – racconta – Ho viaggiato molto e visto povertà e ingiustizia. Ho sperimentato la politica e mi sono reso conto che spesso ascoltiamo parole”.
“Le esperienze spirituali mi hanno fatto capire che siamo qua per dare un contributo – prosegue – Così mi sono avvicinato al servizio umanitario, prima nel mio piccolo e poi con altri che hanno creduto in me, e l’ho unito al mio lavoro: la comunicazione”.
“La soddisfazione più grande è rendere felice chi è meno fortunato – dice ancora – Mi piacerebbe arrivare alla fine del mio viaggio avendo fatto tutto ciò che era in mio potere. E non avere rimpianti”.
“Il marchese Antinori si è interessato al mio libro – conclude Ferrante – E’ stato gentilissimo, una persona squisita, che ha voglia di sapere. Sarà sicuramente un grande incontro, che segnerà l’inizio di tanti altri”.
di Noemi Bartalesi
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