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mercoledì 7 Maggio 2025
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    “Svuota la soffitta” a San Casciano. I cittadini danno agli oggetti usati un’altra vita

    Domenica 23 ottobre saranno sessanta gli espositori presenti in piazza della Repubblica e lungo viale Garibaldi

    SAN CASCIANO – Avere cura di un oggetto, che ha accompagnato un percorso di vita e ha abitato per lungo tempo un ambiente domestico, significa anche assicurargli una seconda chance, credere nel riutilizzo e nel riciclo delle cose che non servono più. 

    Ecco che gli oggetti, una volta esaurito il loro ruolo in una casa, possono generarne uno nuovo e rinascere in un’altra abitazione, riacquisire funzioni e utilità, anziché diventare rifiuto da disperdere nell’ambiente.

    E’ la “filosofia wasteless”, radicata nei comuni del Chianti fiorentino, che ancora una volta ispira iniziative e pratiche legate alla cultura sostenibile da vivere negli spazi pubblici e all’aperto con il coinvolgimento attivo della cittadinanza.

    Gli oggetti in buon stato escono dalle cantine e dalle soffitte di San Casciano, per fare bella mostra di sé sui banchi allestiti in piazza della Repubblica e lungo viale Garibaldi.

    In occasione di “Svuota la soffitta”, il mercato del libero scambio dell’usato organizzato dal Comune domenica 23 ottobre dalle ore 9 alle ore 18.

    La presenza di libri, giocattoli, indumenti, casalinghi, mobili, accessori e tanto altro trasformerà alcune delle aree più frequentate del capoluogo in un coloratissimo bazar dove gli espositori potranno vendere e scambiare gli oggetti.

    “E’ tradizionalmente un’iniziativa molto partecipata dai cittadini – commenta l’assessore all’ambiente Ferdinando Maida – ad ogni edizione si registrano decine e decine di adesioni, anche per questa domenica saranno circa sessanta i banchi presenti in piazza gestiti gratuitamente dai cittadini di San Casciano e dei comuni limitrofi”.

    “La domenica che invita a svuotare la soffitta – aggiunge – non è solo l’occasione per liberarsi degli oggetti che non usiamo più con responsabilità e attenzione alle tematiche ambientali ma anche l’opportunità di curiosare tra gli angoli espositivi alla ricerca dell’oggetto vintage che fa al caso nostro”.  

    “E’ il momento giusto per compiere una scelta sostenibile in nome di quella cultura green – conclude – che ha bisogno di azioni concrete per essere attuata e, con il contributo di ognuno di noi, acquisire gradualmente un peso specifico”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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