C'è una foto conservata a casa dei miei genitori. Ho gli stivali di gomma (gli "chantilly" come si chiamano da noi), pantaloni corti, una maglietta a righe.
In una mano la canna da pesca, nell'altra un secchio bianco, di quelli da imbianchino. Volto imbronciato: probabilmente non avevo preso neanche un pesce.
E' solo una delle tante immagini, alcune fissate in immagini, altre solo nella mia mente, che per me (come per tanti, tantissimi altri chiantigiani) significano… Pesa.
La Pesa. E nessuno mi costringerà mai a chiamarlo "il Pesa", potete raccontarmela in mille modi, che è un torrente, che è maschile… . Per me è e sarà sempre "la Pesa".
Chi vive in questa parte della provincia di Firenze (ma anche di Siena, da cui il torrente arriva), passando da Barberino Tavarnelle, San Casciano, Montelupo Fiorentino, ha da sempre un legame con la Pesa.
Vengono in mente i pomeriggi di pesca, i bagni, i pic nic con il riso freddo nella borsa termica. Cugini e pallone. Domenica con Tutto il Calcio Minuto per Minuto in sottofondo.
E un "tonfo" con un po' d'acqua in più dove far saltare i sassi più piatti che si riusciva a trovare. O magari provare a pescare con le mani.
Quell'odore inconfondibile. Quell'odore di fiume. Di vacanza a km zero.
Questo spazio, che abbiamo pensato assieme al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, nasce per mettere, in alcuni casi ri-mettere, la Pesa al centro.
Del territorio. Dei ricordi, Del futuro. Noi la racconteremo sotto tante sfaccettature. Fra attualità e prospettive. Fra idee, iniziative, progettualità. Voi poteete partecipare, come sempre sul Gazzettino del Chianti.
Noi siamo qua che vi aspettiamo. Sulla Pesa.
Matteo Pucci
Direttore del Gazzettino del Chianti
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