BARBERINO TAVARNELLE – “I simboli distintivi della città di Firenze”: questo il titolo dell’imperdibile appuntamento in compagnia di don Franco del Grosso, in programma per domenica 13 aprile al circolo Mcl di Tavarnelle alle 17.
L’ex parroco della chiesa di Santa Lucia al Borghetto farà un interessante racconto sui simboli del capoluogo toscano.
Un po’ come quando ci si riuniva a veglia, al canto del fuoco, per condividere delle storie.
“Un nome, un fiore, un leone e il principe – ci spiega don Franco – cioè Firenze, il giglio, il marzocco e il passaggio dal sistema repubblicano a quello del granduca Cosimo I de’ Medici: questi sono i temi che affronteremo”.
“Con il passaggio dal sistema repubblicano a quello granducale – prosegue – cambiò tutta la simbologia della città. Alla leggenda di Flora e Marte fu sostituito il mito di Ercole: secondo la nuova visione, la città non sarebbe stata fondata dai Romani ma dagli Etruschi”.
Il sacerdote è da sempre appassionato di storia e architettura e profondamente interessato alle origini e agli sviluppi della Pieve di San Pietro in Bossolo, sulla quale proprio recentemente ha tenuto tre approfondimenti presso la biblioteca comunale “Ernesto Balducci”, che hanno riscosso un bel successo.
Ma ora ha deciso di focalizzare l’attenzione su Firenze, la sua città di origine: “Quando in parrocchia facevamo l’Attività con i ragazzi – ci rivela – il giorno di San Giovanni chiesi a uno di loro come mai il giglio fosse il simbolo di Firenze”.
“Lui mi rispose: “Per la Fiorentina!” – ricorda, sorridendo – Allora raccontai la storia ai ragazzi. Questo episodio accaduto qualche anno fa mi ha dato l’idea di approfondire ulteriormente la simbologia fiorentina, per poi raccontarla a chi avrà piacere di venire domenica al circolo Mcl”.
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