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venerdì 2 Maggio 2025
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    Un comico nel cuore di molti: tantissimi amici per l’ultimo saluto a Giorgio Ariani

    Accanto ai familiari Leonardo Pieraccioni, Marco Masini, Alessandro Paci, Gianfranco Monti. E una canzone d'addio

    MONTESPERTOLI – Il feretro di Giorgio Ariani, scomparso all’età di 74 anni, è arrivato sul sagrato della chiesa di Sant’Andrea a Montespertoli, in piazza “Vecchia” (così è chiamata piazza Machiavelli), poco prima delle 11 di martedì 8 marzo, in una mattinata grigia e gelida.

     

    Ad accoglierlo oltre ai familiari, i figli Tiziana, Camilla, Niccolò e la moglie, c’erano tanti amici, conoscenti, persone che negli anni l’hanno apprezzato, applaudito prima dei film e delle sue comparse al cinema, in televisione, al teatro.

     

    Che lo avevano conosciuto alle sagre di paese o alle serate di beneficenza, alle quali  Giorgio non ha mai detto di no.

     

    Poi gli amici dello spettacolo: Gaetano Gennai, Niki Giustini, Alessandro Paci, Kagliostro, Graziano Salvadori, Gianfranco Monti, Leonardo Pieraccioni, il cantante Marco Masini, oltre al sindaco di Montespertoli Giulio Mangani e il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.

     

    La Messa è stata celebrata da don Roberto Bartolini assieme a don Francisco  Evaristo, della parrocchia di Santa Cateina a Cerbaia e a un diacono.

     

    Dopo la benedizione della salma, a fine Messa la figlia Tiziana ha voluto fare un ricordo del padre, dedicandogli la canzone, “La prima cosa bella”.

     

    "Ho parlato con il prete ma mi ha detto che assolutamente non potevo – ha detto – ma me ne prendo la responsabilità e lo faccio mentre vorrei che anche voi la cantiate tutti insieme".

     

    Subito dopo Tiziana ha letto una lettera rivolta al babbo Giorgio: "… Più volte in questi giorni ci siamo ritrovati a piangere e subito dopo a ridere forte. Tu ci hai dato questo Giorgio, prima di tutto, la capacità di ridere e prendere la vita per quello che è e a non prenderla troppo sul serio perché la vita a volte ci fa brutti scherzi. Grazie Giorgiolicchio".

     

    Anche una nipote ha letto una poesia dedicandola al nonno Giorgio. Di seguito sono stati in  tanti che hanno preso il coraggio di andare al microfono per fare un ricordo, anche il presidente Eugenio Giani: "Poche persone hanno interpretato la nostra terra, Firenze e la Toscana, come Giorgio. L’uomo che per primo ha saputo interpretare la sagacia, l’ironia, che è parte integrante di Firenze. Grazie per essere stato quello che sei stato nel modo con cui lo hai fatto. Grazie Giorgio per avere lasciato un segno che va al di là del sorriso e va invece alla profondità per cui la vita vale la pena di essere vissuta".

     

    Tra i tanti fiori un mazzo in particolare spiccava  appoggiato sulla cassa chiara, dove vi si leggeva: "Ciao Ollio, il tuo amico Stanlio è tristissimo senza di te… un abbraccio alla tua famiglia. Enzo Garinei".

     

    Alla fine tanti applausi, gli ultimi di un pubblico amico e riconoscente per il comico sempre in tuta e con i capelli ricci.    

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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