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lunedì 10 Febbraio 2025
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    Quindicimila bambini immunizzati contro il virus sinciziale: i ricoveri al Meyer calano

    Non solo si sono contati meno ricoveri, ma anche meno casi di bronchioliti "e ciò non è dovuto ad una minore circolazione del virus, bensì è uno degli effetti della campagna di immunizzazione"

    TOSCANA – Le bambine e i bambini che si sono immunizzati in Toscana contro il virus sinciziale, responsabile di bronchioliti e problemi respiratori, sono quasi 15 mila ad oggi.

    E i primi effetti della campagna gratuita, rivolta ai bambini nati dal 1 aprile 2024 e finanziata dalla Regione Toscana per proteggere i più piccoli, si misurano sui ricoveri: in drastico calo quelli del Meyer, il principale ospedale pediatrico della regione, che ha già messo a disposizione i proprio numeri.

    “Era una possibilità di prevenzione attesa da tempo – sottolinea il presidente Eugenio Giani – perché rappresenta una grande svolta nella protezione della salute delle bambine e dei bambini. La forte adesione che stiamo riscontrando conferma il valore della scelta che abbiamo fatto. In Toscana la salute viene prima di tutto e ancora una volta l’abbiamo voluto ribadire con questa campagna”.

    “Fin dall’inizio – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – abbiamo creduto nella scienza e negli effetti positivi di questa campagna, che peraltro sta proseguendo e continua a registrare una forte adesione da parte delle famiglie, grazie anche alla collaborazione e l’opera di sensibilizzazione dei pediatri di libera scelta e del personale delle neonatologie degli ospedali dove gli anticorpi vengono somministrati direttamente a pochi giorni dalla nascita”.

    “E’ uno di quei casi concreti – evidenzia l’assessore – in cui la prevenzione migliora la salute dei singoli, proteggendo le bambine e bambini di pochi mesi, ma fa bene anche alla tenuta del sistema sanitario”.

    In tutta la Toscana nel 2023 c’erano stati 850 casi di ricovero: per 150, un po’ meno del 20 per cento, era stata necessaria una terapia intensiva.

    All’ospedale Meyer nel pieno della stagione epidemica – fino al 21 gennaio 2025, tra novembre dell’anno scorso e gennaio di quest’anno – c’è stato un solo caso di un bambino nato da meno di un mese ricoverato per via del virus, a differenza dello stesso periodo dell’anno precedente quando erano stati quindici.

    Sempre al Meyer sono stati 10 i bambini da uno a tre mesi ricoverati contro i 53 della precedente stagione. In drastica diminuzione anche i ricoveri nella fascia d’età dai sei mesi ad un anno: due contro trentasei.

    Più nel dettaglio al Meyer non solo si sono contati meno ricoveri, ma anche meno casi di bronchioliti “e ciò non è dovuto ad una minore circolazione del virus – si specifica – bensì è uno degli effetti della campagna di immunizzazione”.

    Ad oggi sono infatti 37 i bambini tra uno e due anni di età ricoverati contro i cinquanta dell’anno prima e 64 contro 80 le bambine e i bambini ricoverati con più di due anni.

    Nello specifico nei bambini più piccoli nati dopo il 1 novembre 2024 la riduzione dei ricoveri all’ospedale pediatrico di Firenze è stata del 90 per cento. Nei bambini nati tra agosto e novembre 2024 del 92 per cento (6 casi contro 73). Cresce fino al 93 per cento la riduzione dei ricoveri per bronchioliti tra le bambine e i bambini nati tra aprile e agosto 2024: 3 casi contro 42.

    “Numeri alla mano – concludono Giani e Bezzini –  aver previsto la profilassi non solo per i nati durante la stagione epidemica, ovvero da novembre a marzo, ma anche per i nati prima della stagione  e quindi da aprile ad novembre, ha permesso al Meyer da solo di risparmiare 115 ricoveri, di cui 73 per i nati tra agosto e novembre e 42 per i nati tra aprile e agosto, oltre 35 ricoveri in terapia intensiva”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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