PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Domenica 10 settembre Comunità di San Leolino, Parrocchia di San Leolino, Parrocchia di Santa Maria a Panzano, hanno festeggiato con una solenne concelebrazione eucaristica la festa di Sant’Eufrosino, patrono del Chianti.
Un santo di origine orientale che secondo la tradizione, fu l’evangelizzatore del Chianti, dove morì nei pressi di Panzano in un luogo da lui scelto come dimora per gli ultimi anni della sua vita. Come riportano i martirologi, il santo nacque in Cappadocia in età apostolica e per i suoi meriti, fu eletto vescovo della Panfilia.
L’unica cosa certa però è la data della canonizzazione di Eufrosino, proclamato santo nel 1601 dal pontefice Alessandro II.
All’interno dell’oratorio si troverebbe la tomba del santo proprio sotto la statua-reliquario del XVII secolo collocata alla base di uno degli altari laterali dell’oratorio.
"Del santo che ricordiamo e festeggiamo oggi – ha detto il celebrante della S. Messa – non abbiamo moltissime notizie, ma fra quelle che ci sono giunte, vi è un segno molto bello, la guarigione. Di Eufrosino si ricorda la sua preghiera e la sua intercessione efficace, capace di guarire, così avviene con i discepoli di Gesù che sono in grado di raccogliere l’invito di Gesù a guarire ogni sorta d’infermità e di malattia".
"Si direbbe – ha proseguito – che questa loro capacità si trasmetta intorno a loro fino a coinvolgere il creato e la materia. Pensiamo all’acqua del pozzo nella cappellina poco distante, che diventa segno e strumento di questa profonda comunione che il nostro sant’Eufrosino, ha vissuto con Dio, sorgente di ogni bontà e di guarigione".
Erano presenti alla cerimonia membri della Lega del Chianti con il Piviere di Firenze il Capitano Roberto Ariani, Legati e Dame.
Nata oltre settecento anni fa, la Lega del Chianti si è da sempre prefissa l’obbiettivo di proteggere, salvaguardare e preservare la terra del Chianti, promozione della cultura del vino, della vita campestre, oltre al senso religioso della vita e l’esercizio della carità.
A causa del maltempo, non è stato possibile compiere la processione al pozzo di sant’Eufrosino, così è stata impartita dall’altare dove si presume sia sepolto il santo Patrono del Chianti.
di Antonio Taddei
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