SAN CASCIANO – Un grande Archivio in memoria di Giuliano Ghelli, il compianto Maestro scomparso il 15 febbraio del 2014. Un team di artisti, storici dell'arte, grafici, informatici, commercialisti e critici d'arte ne sostiene l'organizzazione.
L'Archivio Giuliano Ghelli, dedicato alla figura umana e all'opera straordinaria dell’omonimo artista toscano è nato il 17 aprile dello scorso anno per volontà di Vivaldo e Lilia Ghelli, fratelli del Maestro, e da poco ha carattere di ufficialità.
Pochi giorni fa, infatti, sono stati abilitati sul sito www.archivioghelli.it i servizi per collezionisti e proprietari passati e futuri delle opere d'arte dell'artista. E dall’inizio 2016 esiste un archivio telematico su ArtEngine (www.artengine.io) che permette a galleristi e collezionisti interessati a visionare dati e immagini di oltre 600 opere del maestro.
Amministrato dai figli maschi dei soci fondatori, ovvero da Alex Subrizi (figlio di Lilia) e da Maurizio Ghelli (figlio di Vivaldo), l'Archivio Giuliano Ghelli è una piccola società che ha come scopo la conservazione, valorizzazione (tramite mostre ed eventi), e la tutela e la gestione dei quadri, delle sculture e dell'oggettistica d'arte lasciata in eredità dall'artista.
L'Archivio si occupa inoltre della gestione dei diritti d’immagine passati in successione ai fratelli di Ghelli.
Sono centinaia le opere d'arte lasciate agli eredi i quali hanno sentito, oltre al dolore legato alla scomparsa improvvisa, un forte richiamo a continuare a promuovere e far conoscere i suoi dipinti, i suoi manichini e sculture, i suoi valori di positività, fascino per altre culture, e forte legame al territorio in cui e cresciuto.
"All'Archivio Ghelli – fanno sapere – assistono figure chiave come Alessandra Galardi (pittrice e assistente del maestro dal 1990) che si occupa di autentiche e restauri delle opere danneggiate nell'incendio dell'8 maggio 2014. Per mostre ed eventi culturali assiste la critica d’arte Giovanna Maria Carli. Per consigli legati al mercato dell’arte assistono i galleristi Neri Torcello e Fabio Fornaciari. Per il sito e l’archivio telematico hanno lavorato gli informatici Massimo Benazzi e Francesco Barbieri e il giovane grafico Lorenzo Mannucci".
"Per l’inquadratura legale e la gestione contabile dell’azienda – spiegano ancora – l’Archivio Ghelli viene tutelato dal dottor Romolo Scarsella. Poi Rosanna Scarpelli, Rolando Nesi ed altre figure, che preferiscono non essere nominate ma che hanno dato sostegno fondamentale".
Nel 2016 inizieranno le prime mostre ed eventi culturali in nome di Ghelli. "L’Archivio Giuliano Ghelli – annunciano – darà sostegno a tali iniziative e continuerà, in retroscena, a lavorare per documentare e divulgare una storia completa ed equilibrata dell’uomo e della figura culturale che fu l’artista".
Oggi chi possiede un'opera pittorica o scultorea di Giuliano Ghelli può rivolgersi all'Archivio per un'autentica, procedura fondamentale che consentirà all’Archivio di compilare, negli anni (tramite foto di opere in mani private e l’importi versati per la certificazione delle stesse), un catalogo ragionato di tutte le opera del Maestro.
L’apposita modulistica è accessibile sulla pagina web http://www.archivioghelli.it/index.php/ autentiche/ anche in lingua inglese.
di Redazione
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