SAN CASCIANO – Agricoltori in festa a San Casciano per la 74° Giornata interprovinciale del Ringraziamento.
Si tratta della tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi al sicuro in cantine e magazzini e chiedere la benedizione per i futuri.
L’appuntamento è per domenica 17 novembre (ore 11) con la Santa Messa nella propositura di San Cassiano.
Una ricorrenza molto sentita e partecipata dagli agricoltori, che segna lo spartiacque tra la vecchia e la nuova annata agraria in un contesto climatico sempre più fragile e imprevedibile che mette a rischio l’agricoltura e la vita delle persone.
A caratterizzare la Giornata del Ringraziamento saranno, come ogni ricorrenza, il momento solenne della Santa Messa seguita dalla benedizione dei frutti della terra e del lavoro, portati fin sotto l’altare dagli agricoltori, e la colorita sfilata dei trattori e dei mezzi agricoli lungo le vie del paese.
Per la prima volta sarà benedetto anche un drone agricolo, una delle nuove tecnologie della cosiddetta agricoltura di precisione, a disposizione degli agricoltori che in futuro rivestiranno un ruolo sempre maggiore nel controllo e analisi delle coltivazioni così come nella programmazione e nelle pratiche colturali.
“Quella che si è appena conclusa è stata un’altra annata piena di insidie spiega Cesare Buonamici, presidente Coldiretti Firenze Prato – Chi continua a negare i cambiamenti climatici nega la realtà dei fatti che noi agricoltori viviamo sulla nostra pelle e sulle nostre aziende”.
“L’aumento delle temperature – sottolinea – gli eventi estremi, l’esplosione dei patogeni che trovano condizioni ottimali per diffondersi rappresentano una minaccia seria e presente. Gli eventi climatici ci pongono in una posizione di notevole ritardo rispetto agli effetti della crisi climatica. Lo abbiamo visto e provato sulla pelle in Mugello, a Campi Bisenzio, nel pratese nell’ultimo anno”.
“Ecco allora – rivendica – che la presenza degli agricoltori diventa, in questo contesto, ancora più determinante e strategica nella cura di un territorio, soprattutto di quello montano e collinare, che a causa dell’abbandono di questi ultimi venti anni contribuisce a rendere i fenomeni ancora più violenti e devastanti. L’acqua che non scorre, ma corre portandosi via tutto quello che incontra”.
“E’ tempo di fermare il consumo di suolo – esorta – E’ tempo di rimettere l’agricoltura veramente al centro. La Giornata del Ringraziamento sia insieme a momento di preghiera collettiva e riflessione, un momento di coraggio ed ammissione”.
E’ proprio questo il messaggio della Giornata del Ringraziamento: fermare il consumo di suolo, “prezioso dono del Creato e risorsa non rinnovabile, per salvaguardare la vita, il produzioni alimentari e la biodiversità. La terra è la nostra speranza, i giovani la chiave per trovare un nuovo equilibrio tra uomo e natura ed affrontare le nuove sfide climatiche, sociali ed economiche”.
“Questo momento – conclude il presidente di Coldiretti Firenze Prato – deve però trasformarsi in impegno ed in un vero cambio di rotta verso stili di vita più rispettosi, sostenibili, giusti e solidali”.
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