spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 27 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    ChiantiBanca, nove soci presentano ricorso in merito all’assemblea di maggio

    Contestata l'approvazione delle attività del Cda uscente in merito al percorso di adesione a Cassa Centrale

    SAN CASCIANO – Proprio nel giorno (oggi, venerdì 15 settembre) in cui il Cda di ChiantiBanca torna a esaminare la questione holding, ovvero il percorso di adesione a Cassa Centrale (come stabilito da due assemblee dei soci, il 18 dicembre e 14 maggio), oppure il dietrofront e lo spostamento su Iccrea (Roma), ecco la notizia che sul tema anche alcuni soci hanno voluto dire la loro. E lo hanno fatto presentando un ricorso davanti al giudice.

     

    La conferma arriva da una nota dello stesso istituto di credito: "ChiantiBanca comunica di aver avuto notifica di un ricorso, presentato da nove soci della banca, relativo al terzo punto all’ordine del giorno dell’ultima assemblea che si è svolta il 14 maggio scorso".   

     

    "Il punto in questione – prosegue la nota – aveva come oggetto l'informativa sulla riforma del Credito Cooperativo. Progetto di costituzione dei  gruppi bancari cooperativi. Discussione e deliberazione di adesione al gruppo bancario cooperativo Cassa Centrale Banca”.

     

    "La citazione – si legge a questo proposito nella nota diffusa dalla banca – riguarda l’approvazione delle attività svolte fino alla data del 14 maggio 2017 dal Cda uscente in relazione al progetto di adesione al costituendo gruppo trentino e verte solo ed esclusivamente su questo tema".

     

    Alcuni soci infatti, già durante il giorno dell'assemblea, contestarono il fatto che venisse discusso e messo in votazione mentre erano state aperte le urne per votare il rinnovo del Cda. E quindi la maggior parte delle persone fosse, in quel momento, fuori dalla sala.

     

    "ChiantiBanca – conclude la nota – comunica inoltre che non ci sono altri punti in contestazione  inerenti la stessa assemblea.  L’iniziativa avviata dai nove soci non potrà pertanto avere come conseguenza – per esempio – la convocazione di nuove elezioni o la decadenza degli attuali amministratori".

     

    Restano da capire, adesso, quali saranno gli scenari. C'è chi vede in questo ricorso una sorta di '"assist" a chi, nel Cda di ChiantiBanca, vorrebbe indire una nuova assemblea straordinaria per mettere i soci di fronte alla scelta finale Trento-Roma. Ovviamente con preferenza Roma.

     

    In questo scenario potrebbero essere così rispettati i "patti" fra la Federazione Toscana delle Bcc, che vorrebbe riportare ChiantiBanca "a casa" (Roma) e chi, davanti e dietro le quinte, all'assemblea di maggio ha spinto la lista ("Fedeltà alla storia e alla cooperazione") che ha portato l'attuale Cda in carica e alla presidenza di Cristiano Iacopozzi.

     

    "Non commento – ha detto al Gazzettino del Chianti Roberto Frosini, direttore generale della Federazione Toscana delle Bcc – Dico solo che ci sono soci che, evidentemente, hanno sentito l'esigenza di presentare ricorso".

     

    "La nostra posizione? ChiantiBanca – risponde Frosini – è una associata della Federazione toscana. E tutti sanno che abbiamo sempre avuto una preferenza per il gruppo unico, che non può che incentrarsi su Iccrea". 

     

    Insomma, la scelta fra i "trentini" e i "romani" ancora è tuttaltro che definita, anche perché più volte da Trento sono arrivati segnali di grande rigidità e durezza in caso di clamoroso dietrofront.

     

    Durezza che si manifesterebbe, oltre che nella richiesta di ripagare il bond da 20 milioni di euro a tassi ultra vantaggiosi concesso da Cassa Centrale a ChiantiBanca, anche in azioni legali dagli esiti potenzialmente molto negativi per la banca con il cuore pulsante a San Casciano.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...