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venerdì 29 Marzo 2024
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    Malaria: muore a 52 anni don Alexis Phola. Piange Tavarnuzze, dove fu parroco per oltre 3 anni

    Adesso era a Cambiano (Empoli). Era tornato temporaneamente in Congo, suo Paese d’origine, per l’ordinazione episcopale del suo vescovo. E purtroppo non tornerà più in Italia. Il ricordo

    TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Se n’è andato a soli 52 anni don Alexis Phola, parroco di Cambiano da due anni, lasciando la sua comunità, e tutti coloro che l’avevano conosciuto, con un grande vuoto.

    Don Alexis era tornato temporaneamente in Congo, suo Paese d’origine, per l’ordinazione episcopale del suo vescovo, e purtroppo non tornerà più in Italia.

    In Congo infatti ha contratto la malaria: malattia che ancora oggi, nonostante i progressi della medicina, è letale in alcuni Paesi del mondo.

    Don Alexis Phola è stato a Tavarnuzze dal 2013 al 2016, dove ha lasciato un bellissimo ricordo di sé. Lo ricorda Gemma Scarti, a nome del Gruppo Giovani di Tavarnuzze.

    “Don Alexis venne qui per fare alcune cure e imparò l’italiano in un battibaleno – inizia a raccontarci Gemma – Era una persona dolcissima, sempre attenta al contesto e alle persone”.

    “Partecipava attivamente alle attività sempre col sorriso – ricorda – Ha seguito il Gruppo Giovani, accompagnando i ragazzi in molte trasferte. Nel 2015 al Turin for Young (l’ostensione della sacra Sindone), alla GMG di Cracovia nel 2016”.

    “In quell’occasione – dice ancora Gemma – fu guida preziosa ed esempio di una chiesa dolce, accogliente e divertente: si divertiva a ballare con noi”.

    “Una volta – prosegue – si colorò il viso con la bandiera tricolore, nella giornata italiana, e non si fece abbattere dalle lunghe camminate per raggiungere i vari luoghi”.

    “Tutti i membri del coro della parrocchia – tiene a dire – hanno ricordato come seguisse le prove con allegria e spirito di compagnia, incitandoli sempre”.

    “Era presente ad ogni pranzo, ogni incontro – sono ancora parole di Gemma – Partecipò anche alla festa del 10 anni del gruppo insieme a don Andrè, nonostante fosse già stato trasferito, tornò a festeggiare con tutti noi”.

    Conclude dolcemente: “Sicuramente accompagnerà tutti noi con il suo sorriso, anche da lassù”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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