PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – Un fulmine in mezzo ad agosto: a settembre la Laika metterà oltre 100 dipendenti in cassa integrazione. E ci sono voci sulla volontà di cederne (almeno una parte) da parte della proprietà tedesca.
Un ricorso all'ammortizzatore sociale (e una situazione complessiva) che ci facciamo spiegare per filo e per segno da Yuri Campofiloni, della Fiom Cgil.
Campofiloni ci spiega cosa sta accadendo in Laika in questa estate 2018? Si parla dell’avvio di 120 procedure di cassa integrazione.
"Sì, confermo la cassa integrazione ordinaria dal 3 al 29 settembre".
I lavoratori sono (giustamente) un po’ preoccupati. Cosa si sente di dire la Fiom Cgil?
"L'azienda sta attuando gia da metà luglio importanti investimenti, come programmato, su una delle linee produttive. Dieci milioni di euro per l'esattezza. La cassa integrazione è dovuta ad una flessione di richieste per il surplus di produzione di tutto il mercato della camperistica".
Avete in ponte incontri con la proprietà?
"Il 5 settembre ci incontriamo per fare il punto rispetto alla situazione di mercato globale, su cui non so fare una previsione. Siamo però forti di ingenti investimenti che non sono banali".
FIOM CGIL – Yuri Campofiloni
Quale, dal vostro punto di vista, lo stato di salute dell’azienda? Si sentono in giro anche voci di cessioni di parte dell'azienda…
"L'azienda, lo ripeto, sta in questo momento investendo 10 milioni di euro. Che ne consolidano la volontà di legarsi al territorio. Quello se mai che va monitorato è il mercato. E la volontà della proprierà di vendere una parte o tutto il pacchetto azionario quindi è tutta da verificare, per decifrare il futuro della Laika. Anche se si parte da investimenti importanti".
Se e in che modo ha influito (o influirà) sull’occupazione in Laika il cosiddetto “decreto dignità”…
"Moltissimo: tutti i contratti a termine e somministrati sono stati non riconfermati in primis, perché incompatibili con la cassa, ma anche per le limitazioni del nuovo decreto. Nell'incontro del 5 settembre abbiamo previsto un confronto per recuperare e mettere in salvaguardia tutte le professionalità rimaste tra cassa e decreto".
In definitiva, cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? C’è da temere o stare tutto sommato tranquilli?
"Come tutti i mercati, anche quello della camperistica vive picchi e flessioni. Ad oggi sembra una fisiologica flessione, vedremo a settembre. Preoccupa se mai di piu quella che potrebbe essere la nuova composizione azionaria, quindi monitireremo attentamente (e con i lavoratori) tutto l'evolversi dei tre punti citati: mercato, somministrati e terministi, evoluzione societaria".
di Matteo Pucci
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