GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – I lavori per la realizzazione dei campi di padel alla casa del popolo di Grassina stanno sollevando (da mesi) non poche polemiche. Nel dibattito di paese e sui social.
Lo stesso sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, rispondendo a uno dei tanti post molto critici sull’operazione, ha spiegato che “io continuo a ripetere che questi impianti sono sovradimensionati, tuttavia c’erano tutti i titoli per fare questo intervento”.
Il presidente Alberto Ferretti prova a calmare gli animi, e ribadisce quello che avevano già comunicato prima dell’inizio dell’operazione-padel.
“La casa del popolo – spiega – ha accettato la proposta di una società per l’utilizzo di un’area che, tra l’altro era quasi abbandonata. Lo ha fatto venendo incontro ad alcune esigenze proprio del circolo, quali la necessità di avere delle entrate visto che abbiamo un sacco di proprietà che non rendono nulla”.
“E’ stato così presentato e approvato questo progetto – tiene a specificare – che ha seguito tutto l’iter regolare e ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie”.
“Inizialmente – ricorda – il progetto prevedeva l’utilizzo del campo sportivo, ma non è stato possibile farlo per il rischio idraulico che vincola il terreno a valle. Ed è stato quindi dato parere, dalla Soprintendenza e dal Comune, per spostare tutto più a monte”.
“Quella zona lì è sempre stata interessata da alcuni interventi – continua il presidente Ferretti – c’erano vecchi progetti che prevedevano costruzioni addirittura in cemento, anche di uno o due piani, per la realizzazione di palestra e servizi per il campo sportivo. Questa soluzione che è stata trovata è sicuramente quella meno impattante per l’ambiente”.
“Ricordo – dice ancora – che la società che lo ha preso in gestione ha presentato il progetto alla Soprintendenza. Teniamo conto che si tratta di una struttura mobile, non fissa, non definitiva, perché prevista per nove anni (rinnovabili). E non è una cementificazione, come altri progetti presentati in precedenza invece prevedevano”.
“Questo progetto inoltre – tiene a mettere in evidenza – è legato alle sorti della società sportiva ASD Grassina. Perché, in base a quello che decideranno in futuro, nel campo sportivo si dovrebbero realizzare alcune struttura sportive più amatoriali e meno professionali, tipo campi di calcetto e di pallavolo”.
“Questo è però legato ovviamente – rimarca – alla disponibilità del campo da parte della società sportiva. E per il momento non è dato sapere se sarà possibile”.
Parliamo inoltre di lavori iniziati dopo molti incontri, come ricorda il presidente: “Da oltre un anno se ne discute, anche con l’amministrazione comunale, aggiustando anche l’intervento in modo da renderlo più accettabile e rispettando le esigenze di una attività sportiva che, al momento, pare essere quella che attira di più”.
“Basta vedere quante aperture si susseguono per questo sport” conclude Ferretti.
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