BARBERINO TAVARNELLE – Sono tanti e pieni di commozione i messaggi che giungono all’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle per ricordare Marina Baretta, a poche ore dalla sua prematura scomparsa all’età di 65 anni.
Per chiunque voglia rivolgere l’ultimo saluto a Marina Baretta, sono questi gli orari della camera ardente allestita nella sala consiliare del palazzo comunale di Barberino Val d’Elsa.
– Sabato 29 ottobre dalle 14.30 alle 23.30
– Domenica 30 ottobre dalle 9.00 alle 23.30
Il funerale sarà celebrato lunedì 31 ottobre alle ore 10.30 presso la chiesa di Santa Lucia al Borghetto, a Tavarnelle.
IL SALUTO DELLA COMUNITA’ DEL MORROCCO
Anche la comunità residente nella località Morrocco, legata da sentimenti di affetto e stima all’assessora, esprime cordoglio per la perdita.
Le famiglie residenti al Morrocco, borgo situato tra Sambuca e Tavarnelle, dove si trova l’antico Monastero di Santa Maria del Carmine, si stringono attorno al dolore della famiglia con un pensiero di profondo affetto e vicinanza.
“La nostra comunità perde una cittadina e una persona di valore dalle grandi doti umane – dichiarano i residenti – un’amministratrice che ha lavorato esclusivamente nell’interesse di tutti noi, disponibile, gentile, con quel sorriso che non l’abbandonava mai, neanche nei momenti difficili, sapeva far fronte ad ogni situazione, sapeva ascoltare, consigliare, proporre e agire concretamente perché le cose si realizzassero”.
“Marina coltivava ogni giorno la cultura del fare – proseguono – alle parole che esprimeva con delicata ed equilibrata fermezza faceva seguire azioni precise, quelle che nascono dalla condivisione di una volontà richiesta ed espressa dalla gente, a dimostrazione che la politica, se sorretta da principi e intenti che puntano al raggiungimento del bene comune, può realizzare grandi obiettivi, può unire e intessere relazioni, può costruire ponti di amicizia e di pace indistruttibili”.
“L’assessora, per noi tutti l’amica Marina – continuano – ci ha guidato e sostenuto in molti dei progetti e delle attività culturali e solidali che avevamo avviato e intendevamo portare avanti con il suo prezioso supporto, primo fra i quali il percorso di lunga data che ci lega agli amici di Longarone, le persone che vissero il disastro ambientale del Vajont e che dopo oltre cinquant’anni continuiamo ad incontrare per tenere in vita l’affetto reciproco e la memoria della nostra storia, fatta di sentimenti, testimonianze e solidarietà”.
“Con quei suoi modi gentili e determinati allo stesso tempo l’assessore – precisano – è stata per noi una guida fondamentale, impegnata a rafforzare la matrice pubblica di questa importante pagina della storia della nostra comunità per tradurla in un percorso educativo a disposizione del mondo scolastico e in un più ampio progetto di diffusione e valorizzazione attraverso una produzione documentaristica”.
“Marina ha dato senso, forma e prospettiva – chiosano – al bisogno umano di amore, fratellanza, pace, valori che lei sapeva esprimere con infinita naturalezza”.
Barberino Tavarnelle, muore l’assessora Marina Baretta: un’intera comunità la piange
Cara Marina, in una politica fatta di urla ed eccessi sei stata sempre una ventata di gentilezza e competenza
FLAVIO LOTTI (DIRETTORE DEL COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI PER LA PACE E I DIRITTI UMANI)
Marina Baretta, artigiana di pace
Ieri s’è spenta un’altra luce, Marina Baretta. Una bellissima persona, gentile e generosa. Una grande amica con cui ho e abbiamo condiviso un lungo cammino. Un’autentica artigiana della pace.
Una dura e implacabile malattia ha avuto il sopravvento sul suo piccolo e indomabile corpo. E il tempo si è fatto più buio.
Marina sapeva che ciascuno di noi, in ogni momento della giornata, in ogni momento della vita, ha la possibilità di “fare” la pace o di scatenare nuove guerre. Per questo ha vissuto all’insegna della cura degli altri con una pazienza, una passione e una coerenza esemplari.
Marina è stata per tanti anni un’esemplare “assessore alla pace”, amabile tessitrice di relazioni, di iniziative, di percorsi di pace che si sono intrecciati senza confini, da Barberino Tavarnelle all’Onu.
Ma anche quando la vita l’ha portata ad altri incarichi, quando ha lavorato al ministero dell’Istruzione o all’Ufficio Scolastico regionale della Toscana, Marina non ha mai smesso di cercare e di aprire nuove preziose strade alla pace.
Del suo spirito e della sua visione aperta, lungimirante e solidale della vita, della politica e dell’impegno per la pace, ci siamo nutriti in tanti.
Oggi il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti umani piange la scomparsa di una dei suoi più importanti leader nazionali. Così è per la Rete Nazionale delle Scuole di Pace che Marina ha sostenuto con eccezionale convinzione.
Di Marina voglio ricordare anche la sua inesauribile energia vitale, la sua incrollabile fiducia nel cambiamento (non si è mai arresa di fronte a nessuna difficoltà), la sua continua attenzione concreta alla condizione di vita delle donne e degli uomini, alla condizione femminile, alla necessità di contrastare tutte le disuguaglianze, alle giovani e giovanissime generazioni.
Nelle scorse settimane, mentre lottava tenacemente contro il suo male, preparando l’Assemblea nazionale degli Enti Locali per la pace che faremo ad Assisi il prossimo 26 ottobre, mi scrisse: “La pace e la cura sono nelle nostre mani. Come un artigiano plasma la sua materia cercando di dare una forma alla sua creazione, anche noi oggi siamo chiamati a pensare, ma anche ad agire con gesti concreti, per ri-costruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura dell’umanità e del mondo”.
Ciao Marina. Grazie per quello che sei stata. Grazie per quello che ci hai regalato.
IL CORDOGLIO DEL TAVOLO POLITICHE DI GENERE
Sono parole di grande commozione quelle che le assessore Laura Cioni, Eleonora François, Maria Grazia Esposito, il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi e le rappresentanti sindacali Laura Scalia, Maria Grazia Viganò, Maria Pia Leoncini, Daniela Borselli esprimono per la grave e prematura perdita dell’assessore.
“Con Marina ci siamo sentite più forti e più unite che mai – commentano – il suo pensiero sempre così lucido e analitico sulle tante questioni che ci siamo trovati ad affrontare, in primis i temi legati alla violenza, al linguaggio di genere, all’occupazione femminile, all’abbattimento degli stereotipi, alla medicina di genere ci ha aiutato a definire con chiarezza l’identità del Tavolo e quali fossero le funzioni di questo organo nello scenario politico-istituzionale e nel tessuto sociale delle nostre comunità. La capacità professionale e la sensibilità lungimirante di Marina ci hanno reso una squadra attiva, dinamica, una voce unitaria che ha lavorato con passione e impegno sulle politiche di genere e continuerà a farlo nel segno dell’esperienza e della profondità morale che caratterizzava l’assessore”.
“Cara Marina, ci hai permesso di crescere ed essere noi stesse – continuano nel rivolgere il messaggio all’assessora – avendo piena consapevolezza del significato e del peso specifico che il Tavolo, strumento che hai voluto, sostenuto e condiviso in tutte le sue espressioni, dalle campagne di sensibilizzazione ai convegni, dalle iniziative pubbliche alle tante azioni comunicative, avrebbe potuto assumere nel contesto regionale”.
“Ci hai creduto – dicono ancora – e hai trasmesso a noi la forza e la responsabilità politica di investire in un’esperienza collettiva intercomunale, caratterizzata dalla sinergia e dalla collaborazione di più soggetti. Anche grazie a te siamo oggi una rete che fonde idee, risorse, forze amministrative e sindacali per progettare e realizzare interventi di promozione, prevenzione, sensibilizzazione a favore della parità di genere e dell’uguaglianza di diritti, mettendo in atto puntuali azioni di contrasto a tutte le forme di discriminazione e violenza con il coinvolgimento attivo della comunità”.
“Saremo tutto questo con maggiore convinzione – concludono e promettono – perché ci hai insegnato ad avere una visione, a tracciare una strada e a percorrerla con competenza e umanità”.
IL SALUTO DEI COMUNI DI SAN CASCIANO, GREVE IN CHIANTI E DELL’UNIONE COMUNALE DEL CHIANTI FIORENTINO
“L’assessora Marina Baretta ci ha lasciati, in silenzio. Troppo presto. Con lei se n’è andata una delle protagoniste della vita democratica del nostro territorio. Una donna di altissimo valore, umano e professionale, che con determinazione, dignità, eleganza, forte della sua formazione da pedagogista, ha lottato per far valere nelle sedi politico-amministrative in cui ha operato i diritti dei più deboli rivolgendo un’attenzione particolare ai temi dell’educazione, della pace, della cultura, delle pari opportunità”.
Con queste parole piene di commozione le amministrazioni comunali di San Casciano in Val di Pesa e Greve in Chianti e l’Unione comunale del Chianti fiorentino esprimono cordoglio per il grave lutto che ha colpito il comune e la comunità di Barberino Tavarnelle e si uniscono in un forte abbraccio al dolore dei familiari e degli amici.
L’assessora Marina Baretta, che ha svolto il ruolo di amministratrice comunale dal 2009, prima per il Comune di Tavarnelle, poi per il Comune di Barberino Tavarnelle, ha investito tutta se stessa nella promozione della cultura, della solidarietà, dell’inclusione e del dialogo.
“Le parole non potranno mai colmare – riflettono – il vuoto lasciato dalla scomparsa prematura di Marina Baretta, ma avvertiamo il bisogno profondo di ricordare l’assessora, una persona a noi particolarmente cara. Vogliamo rilevare la sua sensibile personalità, attenta e dedita agli altri, sempre coerente con l’idea che i bisogni della comunità, soprattutto dei più giovani, dovessero prevalere su tutto e rappresentare il battito vitale, il ritmo pulsante del nostro futuro. Avvertiamo il bisogno di comunicare uno, mille segni di affetto e vicinanza per chiunque abbia avuto l’onore e il privilegio di conoscerla”.
Marina Baretta, originaria di Venezia, da tanti anni residente a Barberino Tavarnelle, era animata da un radicato impegno civico e sociale.
E’ stata una figura istituzionale e politica di massimo rilievo e ha contribuito a scrivere la storia del territorio promuovendone la crescita, il progresso e l’arricchimento educativo e culturale.
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