TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Il laboratorio teatrale "Vieniteloracconto" curata da Paola Coppini compie 35 anni e festeggia al Teatro Moderno domenica 12 febbraio. Una grande festa (dalle 16,30) con vecchi e nuovi allievi fra amarcord e aperitivo.
Il laboratorio di Tavarnuzze prende il via nel 1982 e da una proposta del Comune di Impruneta. L’avventura sostenuta dalla passione e dalla certezza che il teatro possa diventare un'occasione in più per bambini e bambini, ragazzi e ragazze, uno strumento per saldare emotivo e cognitivo, dando così origine ad un processo di comunicazione e formazione creativa.
Il nome dell’Associazione, "Vieniteloracconto", sottolinea proprio l’importanza del raccontare e raccontarsi, per conoscersi e tessere rapporti interpersonali. Il laboratorio nasce da una proposta del Comune di Impruneta a Massimo Mattioli, docente di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Si tratta di un’azione sociale più che artistica, mirata a coinvolgere anche ragazzi considerati "difficili". Paola Coppini, insegnante, riconosce nell’operazione i forti risvolti pedagogici-didattici, e si unisce all’avventura.
Sono anni in cui si comincia ad avere attenzione per il teatro nella scuola, riconoscendo l’importanza di offrire altre possibilità di valutazione all’interno della classe. Hanno così inizio i laboratori teatrali nelle scuole del Comune di Impruneta e dal 1986 anche a S. Casciano e Lastra a Signa.
Nel 1998, con una convenzione con il Comune di Impruneta ed una collaborazione con il dipartimento di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, si organizza la prima rassegna teatrale "L'Isola che non c'era", al Teatro Moderno di Tavarnuzze. Con la rassegna si è così costruito un progetto circolare rivolto ai ragazzi ed alle famiglie e si è elaborata una proposta integrata fra occasioni offerte alle varie fasce d’età.
di Redazione
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