SAN CASCIANO – Questa mattina, sabato 17 maggio, alla scuola secondaria di primo grado Ippolito Nievo di San Casciano si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione a “Impara l’arte e mettila da parte”, il progetto promosso da CNA Chianti, patrocinato dal Comune di San Casciano e sponsorizzato da ChiantiBanca, nato per avvicinare i più giovani al mondo dell’artigianato.
A ricevere gli attestati sono stati 137 studenti delle classi prime, che nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato a lezioni teorico-pratiche condotte a scuola, nel laboratorio “Bottega Artigiana”, da artigiani del territorio: Omero Soffici (intarsio), Mauro Cavini (oreficeria), Caterina Monasta (ceramica) e Martina Nocentini di “Intrecci vegetali” (intreccio di materia vegetale per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano).
Gli studenti hanno ricevuto il proprio attestato alla presenza delle famiglie, degli artigiani tutor, di Veronica Cei, presidente di CNA Chianti, del sindaco di San Casciano, Roberto Ciappi, di Omero Soffici – ideatore del progetto insieme all’ex dirigente scolastico Marco Poli, anch’egli presente – dell’attuale dirigente scolastica Michela Ragionieri e delle insegnanti Alessandra Bucciarelli e Lucia Lisi.
Per celebrare il decennale, CNA Chianti ha donato alla scuola un tornio per ceramica, che sarà utilizzato nei laboratori delle future edizioni.
È stato inoltre presentato il logo ufficiale dell’iniziativa, scelto tra le proposte degli studenti: a realizzarlo è stata Mila Yu Bartalesi della classe 1ª E.
A ciascun ragazzo, oltre all’attestato, è stato consegnato anche il “Kit del piccolo artigiano”, con materiali per realizzare un braccialetto, un portapenne intrecciato o un piccolo accessorio tessile anche a casa.
“Celebriamo dieci anni di un progetto nato da un’intuizione semplice ma profondamente efficace – ha detto la presidente Cei – far conoscere l’artigianato facendolo vivere in prima persona. In questi anni abbiamo portato nelle scuole il valore autentico del saper fare, mostrando ai ragazzi che dietro ogni mestiere artigiano si nascondono creatività, competenza e possibilità concrete di futuro”.
“I ragazzi – ha aggiunto – hanno potuto sperimentare, scoprire attitudini nuove e avvicinarsi a un mondo spesso poco visibile ma ricco di opportunità. Il tornio che consegniamo oggi alla scuola rappresenta non solo un simbolo di questi dieci anni, ma un investimento reale in ciò che verrà: un futuro in cui le botteghe continuino a essere luoghi vivi e vitali”.
“Chi ha trascorso una vita in bottega – ha aggiunto Omero Soffici – sa quanto sia importante non solo custodire un mestiere, ma anche trasmetterlo. Dopo tanti anni di lavoro, sento che condividere ciò che so è il modo più naturale e giusto per dare continuità a un mondo che ha ancora molto da offrire”.
“L’artigianato non è solo un insieme di mestieri – ha ricordato – ma un patrimonio di conoscenze, esperienze e competenze che va mantenuto vivo e trasmesso alle nuove generazioni. Vedere ragazzi curiosi, attenti e coinvolti è una grande soddisfazione: significa che ciò che facciamo ha senso anche per loro, e che l’artigianato non solo ha un futuro, ma può anche offrirlo.”
L’iniziativa si inserisce in un contesto economico in cui l’artigianato rappresenta un presidio importante.
Le imprese artigiane attive nel Chianti sono 2.192, pari al 32% del totale: una quota superiore alla media della Città Metropolitana di Firenze, dove il peso dell’artigianato si ferma al 30%.
La maggior parte di queste imprese è concentrata nei settori dell’edilizia (881), manifatturiero (514), servizi e riparazioni (752).
Tuttavia, si registra una contrazione nel numero delle aziende su base annua attive in molti comuni: -3,3% a Greve in Chianti, -3,1% a San Casciano, -0,8% a Impruneta. Solo Bagno a Ripoli (+0,9%) e Barberino Tavarnelle (stabile) fanno eccezione.
È proprio in questa cornice che “Impara l’arte e mettila da parte” assume un valore strategico per coltivare consapevolezza, passione e interesse nei confronti di un patrimonio che, se non sostenuto e tramandato, rischia di indebolirsi.
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