SAN CASCIANO – E’ iniziata giovedì 6 aprile, Giovedì Santo, la visita, il “giro delle sette chiese” (così è chiamato dai sancascianesi).
Chiese addobbate con tanta passione da volontari, sacerdoti, cappuccini, suore Clarisse, volontari della Misericordia e i fratelli della Compagnia del Suffragio.
Sette “Sepolcri” (i due più “famosi” sono quelli con le vecce, nella chiesa del Suffragio e in quella della Misericordia) ognuno ispirato alle pagine del Vangelo.
Cinque con la presenza del Santissimo per l’adorazione e due con i segni della Passione, alla Misericordia e al Suffragio appunto.
Nella Propositura si trova il pozzo della Samaritana e Gesù che dona l’Acqua viva della fede; nella Pieve di Santa Cecilia a Decimo con il cieco nato e Gesù che è la Luce del mondo.
Nella chiesa di Argiano con la Resurrezione di Lazzaro e Gesù, che è la Resurrezione e la Vita; nella chiesa di San Francesco, alle Clarisse, con il volto luminoso di Cristo.
Dai frati Cappuccini in via Grandi la Tenda di Dio fra gli uomini, alla Misericordia con i segni della Passione ambientato a Gerusalemme nel Getsemani, al Suffragio con la Croce di grano segno della Vita che germoglia.
Sono queste le interpretazioni che il proposto, don Massimiliano Gori, ha spiegato ai fedeli.
Così fin dal pomeriggio del Giovedì Santo, credenti e non credenti, come in una sorta di processione silenziosa, hanno iniziato a visitare questi luoghi, anche nel buio della notte.
In un misto di fede, tradizione, legame con le radici e con la cultura popolare sancascianese.
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