Il mondo delle badanti e delle lavoratrici domestiche non sono indietro sono “solo” invisibili per lo Stato. Un settore che vede prevalentemente lavoratrici donne e spesso straniere.
Sono 25 mila nel territorio fiorentino e molte nel Chianti, e come in tutto il territorio nazionale, sono dimenticate dagli ammortizzatori sociali, nessun FIS nessuna cassa integrazione né il Bonus da 600 euro.
Di loro nessuna traccia nel Decreto Cura Italia nonostante svolgano un ruolo di alto valore sociale rivolto alle fasce più deboli e fragili, si prendono cura dei nostri anziani dei nostri bambini, delle nostre case.
Quelle stesse case che in molti casi non possono più frequentare, perché sono state allontanate dicendo “che in questo momento non servono più”, perché quei lavori per cui le badanti e le domestiche erano pagate adesso possono svolgerlo i familiari, i genitori, perdendo il lavoro e la casa diventando così “inutili”.
Il paradosso è che il distanziamento sociale, la quarantena, i vari DPCM del Governo, lo stesso che le ha dimenticate, indicano alle persone di stare a casa, quale casa?
Lo stesso Governo che dichiara quasi ogni sera che non lascerà indietro nessuno, non solo le lascia indietro ma anche in disoccupazione, e quasi sicuramente senza reddito e spesso senza casa, perché molte di loro vivevano nelle case dove prestavano servizio, e per le straniere non potendo tornare nei loro Paesi di origine c’è anche il problema di dove andare a vivere, persone sospese senza dignità.
Ma loro non possono e non devono rinunciare alla loro dignità di donne di uomini di lavoratrici e lavoratori, hanno lo stesso diritto di cittadinanza di tutte e tutti i lavoratori.
Il 7 aprile la Cgil e la Filcams , la categoria che si occupa del contratto dei domestici e delle badanti, hanno incontrato il Ministro Catalfo che ha preso nota e ha affermato di voler affrontare il problema nel decretato di aprile. In ritardo diciamo noi.
Nel frattempo assistiamo a persone che non sanno dove andare a vivere e non riescono neanche a fare la spesa.
Come Filcams Cgil ci chiediamo come sia stato possibile dimenticarsi completamente di queste categorie di lavoratrici e lavoratori che svolgono un servizio sociale indispensabile.
La Filcams Cgil del Chianti come del resto ha sempre fatto, è pronta a tutelare e a sostenere i diritti di queste lavoratrici e lavoratori, e lancia un appello al territorio affinché tutti possiamo fare la nostra parte per garantire il diritto di cittadinanza anche a loro.
Chiara Liberati (Responsabile Filcams Cgil Chianti)
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CGIL CHIANTI
Cgil Chianti… buon Lavoro! La Cgil è un’associazione di rappresentanza delle lavoratrici/tori e pensionati. Anche in Chianti svolge un’azione di tutela dei diritti collettivi e individuali. Alla contrattazione aziendale sul posto di lavoro e alla contrattazione territoriale affianca un sistema di tutele e servizi per le persone che hanno necessità di essere assistite o orientate nella vita di tutti i giorni.
Giovani in cerca di occupazione, prestazioni previdenziali e assistenziali, accesso ai servizi sociali, disabilità, pensione, rapporti con il fisco, vita attiva degli anziani, permesso di soggiorno di chi è immigrato in Italia, assistenza di chi va all’estero, sono solo alcune tra le situazioni ricorrenti per le quali lavoratori e cittadini chiedono aiuto e consulenza.
SAN CASCIANO
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- FEDERCONSUMATORI: 055820018 (mercoledì dalle 15 alle 17.30)
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- SPI San Casciano: Marco Mantelli, segretario Lega, 055820018
RESPONSABILI DELLE CATEGORIE CGIL CHIANTI
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