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sabato 27 Aprile 2024
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    “Quegli strani licenziamenti di dipendenti sanciti in estate da ChiantiBanca”

    Inchiesta del quotidiano La Verità: "Paga chi aveva fatto emergere le circostanze al vaglio della Procura"

    SAN CASCIANO – Due licenziamenti in tronco tutti da capire quelli avvenuti nelle scorse settimane in ChiantiBanca. Due figure apicali alle quali il nuovo corso del direttore generale Mauro Focardi Olmi e del presidente Cristiano Iacopozzi ha dato il benservito.

     

    Una lunga e circostanziata ricostruzione quella elaborata stamani, martedì 5 settembre, dal quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro.

     

    Che in un'inchiesta lunga due pagine ricostruisce gli ultimi mesi della banca con il cuore pulsante a San Casciano. Facendo moltissime domande e dando anche qualche risposta.

     

    Dal tentativo, che si sta infrangendo su elementi oggettivi, di riportarla verso Roma, in ossequio a un patto pre-assemblea del 14 maggio con la Federazione Toscana delle Bcc, fino alle ingerenze della politica e al ruolo attuale di Bankitalia.

     

    Ma la questione principale, e anche la più recente, riguarda il licenziamento in tronco di due ex figure apicali della banca. L'ex responsabile dell'Audit Federica Paoletti e l'ex responsabile della Tesoreria Filippo Capaccioli.

     

    Per quanto riguarda il licenziamento di Paoletti, "le motivazioni – scrive La Verità – sarebbero legate alle presunte irregolarità sul Btp 2046 su cui sta indagando la Procura di Firenze".

     

    Irregolarità che sono state uno dei motivi che hanno portato alle dimissioni dell'ex direttore generale Andrea Bianchi e di cinque amministratori, fra cui i due ex vicepresidenti Claudio Corsi e Stefano Mecocci.

     

    "Irregolarità – prosegue il quotidiano di Belpietro – che furono evidenziate lo scorso marzo da Bankitalia, ma a partecipare alla stesura del documento che ha dato il via all'indagine penale è stata la stessa Paoletti".

     

    "Tant'è – si legge ancora – che alcuni osservatori spiegano alla Verità che il licenziamento potrebbe essere un mezzo per cercare di riversare le colpe di quanto avvenuto sulla funzionaria anziché sul vecchio cda".

     

    Ma potrebbe esserci anche una ulteriore chiave di lettura: "Al contrario – si legge ancora – si potrebbe trattare di semplice spoil system, visto che è stato licenziato in tronco anche Filippo Capaccioli, responsabile della Tesoreria e considerato vicino all'ex presidente Lorenzo Bini Smaghi".

     

    Insomma, licenziamenti arrivati "ad orologeria", direzionati su persone specifiche, secondo uno schema prestabilito: questa l'ipotesi avanzata. Sulla quale adesso si aspettano risposte anche da parte dei sindacati.

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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