BAGNO A RIPOLI – Sabato 19 dicembre alle 21.15 presso l’S.M.S. – Circolo Arci di Bagno a Ripoli (via Roma 124), Carlotta Cianferoni del Museo Archeologico Nazionale di Firenze presenterà, insieme all'autore Fabio Del Bravo, il suo ultimo lavoro dal titolo "Quartum. L'antico abitato di Bagno a Ripoli" (Edizioni TAF Tipografia Artistica Fiorentina).
Il prezioso libro è la conclusione dei lunghi studi dello scrittore e regista di Bagno a Ripoli Fabio Del Bravo, iniziati già dagli anni '70, stimolati dagli scavi da lui guidati e svolti da un folto gruppo di volontari appositamente formati, e continuati fino ad oggi, sugli antichi insediamenti sul territorio ripolese.
Così lo studio ricostruisce l'insediamento preistorico, il successivo etrusco e infine l'abitato romano fino alla distruzione del 405 d.C., offrendo anche una ricostruzione della vita quotidiana dei periodi esaminati e degli abitanti di Quartum.
Un intero capitolo del libro è dedicato alla straordinaria esperienza, durata circa dieci anni, della partecipazione di oltre cento volontari ai corsi di formazione e agli scavi di questo straordinario sito archeologico ripolese.
Molto interessanti inoltre a corredo del libro sono le numerose foto e i disegni originali degli scavi e dei reperti rinvenuti in situ. Il volume, pubblicato grazie al contributo del Coordinamento Pro Bagno a Ripoli e della S.M.S. Bagno a Ripoli, vuole essere un punto fermo su questo argomento ricco e complesso, e allo stesso tempo vuole essere fruibile anche da chi non è conoscitore di archeologia e storia.
L’autore, noto anche per la sua attenta e proficua produzione da regista, realizzò nel 1983 il pluripremiato e famoso film "Aronne", girato con mezzi di fortuna e aiuti volontari della gente del luogo, i cui protagonisti furono gli stessi sopravvissuti all'eccidio nazista, realizzato con un eccezionale coinvolgimento di tanti cittadini della zona.
Ma non solo, di lui ricordiamo anche tra le numerosissime pubblicazioni, gli opuscoli pubblicati a suo tempo sugli scavi nel sito archeologico di Bagno a Ripoli, che sono le fondamenta del risultato di una vita di studi espressa da questo volume. Ma la cosa che ha davvero dell’unico e straordinario è stata sicuramente l'esperienza di coinvolgimento sociale agli scavi, che hanno unito più di cento volontari per oltre dieci anni.
Questo libro è da considerarsi dunque un altro prezioso tassello che ricostruisce le origini di Bagno a Ripoli, che sta a dimostrare come questo territorio sia si ricchissimo di arte e di rare bellezze, ma è anche altrettanto ricco di professionisti e studiosi che da sempre cercano di riscoprire e valorizzare con passione la propria terra d’origine, spesso con l’aiuto, come in questo caso, della gente comune, che con grande senso di appartenenza vuole lasciare un piccolo e valido contributo nella realizzazione di una storia comune.
di Cecilia Barbieri
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