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lunedì 19 Maggio 2025
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    Cerbaia, paese in lutto: a 56 anni muore Andrea Rigacci. Il ricordo

    Ex dipendente del Comune di San Casciano, aveva realizzato il suo sogno costruendo un residence in Messico

    CERBAIA (SAN CASCIANO) – Dall'ufficio tecnico del Comune di San Casciano al Messico: Andrea Rigacci aveva realizzato il suo sogno, stabilendosi in un posto magico, sul mare, costruendo un residence e vivendo di turismo.

     

    Un sogno che si è spezzato a causa di un fatale infarto: Andrea aveva 56 anni. La tristissima notizia è arrivata come un fulmine nella frazione di Cerbaia, dove vivono i suoi familiari e parenti, oltre a tanti amici. Tutti affranti.

     

    Era un gruppo affiatato quello che frequentava, soprattutto negli anni Ottanta, Andrea a Cerbaia, pieno di tante iniziative e voglia di fare. Poco prima del 1985 il gruppo di amici decise di fare una birreria, realizzata negli ex lavatoi comunali da tempo in disuso. La chiamarono… “Babilonia”.

     

    Fu un grande successo, tanto che con il ricavato della vendita della birra fu acquistato un proiettore per i film, che venivano proiettati sul retro del parcheggio. Attivissimo e determinato, chiusa la birreria entrò, sempre assieme ai suoi amici, a far parte del circolo Arci.

     

    Instancabile organizzatore delle Feste dell’Unità, sono in molti a ricordare le mitiche fontane d’acqua costruite su tre piani di ponteggi con i tubi innocenti da muratori, che facevano bella mostra di loro all’ingresso della festa.

     

    L’ingegnosità, la creatività, erano il suo forte, tanto da spingersi a studiare divenendo geometra. È suo il progetto e la realizzazione della cucina al campo sportivo che serviva alla Festa dell’Unità e che ancora oggi, naturalmente ristrutturata e messa a norma per quelle che sono le esigenze attuali, è utilizzata dalla società sportiva.

     

    Suo il progetto della ristrutturazione e l’ampiamento del circolo Arci: assieme agli amici contribuiva ai progetti, ma era anche pronto a rimboccarsi le maniche lavorando a stretto contatto con i muratori. Lo fece per più di un anno, tutti i giorni, e senza prendere nulla come onorario.

     

    Tra le tante iniziative si ricorda anche quella contro il nucleare, quando una mattina Cerbaia si alzò trovando una piazza del Monumento cosparsa di tanti oggetti di uso comune, compresi tanti fantocci a simboleggiare una catastrofe nucleare, con tanto di “fungo”.

     

    Un caro ricordo ci arriva dal presidente del circolo Arci di Cerbaia, Renzo Bandinelli, tra l’altro zio di Andrea: "E’ stata una grande perdita, sia per la nostra famiglia sia per il circolo di Cerbaia. Instancabile e sempre disponibile ogni qualvolta c’era da fare qualcosa, è riuscito a realizzare davvero molte cose per  il paese".

     

    Altra persona che lo ricorda è Leonardo Baldini, oggi responsabile del servizio cultura e sport del Comune di San Casciano, a lungo dirigente del settore urbanistica: "Andrea, quando lavorava in Comune presso l’ufficio tecnico, è stato sotto le mie dipendenze. E devo dire che sul lavoro era una persona scrupolosa e attenta. Veniva dal Comune di Firenze, ma ancora prima era stato un libero professionista, un bravo geometra".

     

    "Questo – conclude Baldini – ha rappresentato un valore aggiunto portando tanta competenza. Ma il ricordo che mi sta più a cuore è quello della persona, aveva dei grandi valori umani".

     

    Come detto Andrea aveva realizzato il suo sogno: nel 2013 aveva lasciato il lavoro per andare in Messico dove aveva realizzato un residence con dieci appartamenti sul mare, terminato da circa un anno.

     

    Probabilmente il corpo tornerà in Italia non prima di venerdì 12 febbraio. In base alle sue volontà, Andrea riposerà nel piccolo camposanto di Santa Cristina in Salivolpe, a San Pancrazio.

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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