BAGNO A RIPOLI – "Basta ronde, basta con questi episodi di razzismo mascherato": è durissima l'accusa del Partito comunista dei lavoratori nei confronti dell'amministrazione comunale e dei servizi di controllo del territorio istituiti da inizio ottobre grazie a un accordo fra il sindaco Francesco Casini e Francesco Ferroni, responsabile del distaccamento di Grassina del nucleo di volontariato di protezione civile 181° Pegaso dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Firenze (clicca qui per leggere l'articolo).
"Questo accordo – dicono dal Pcl – stipulato tra l'altro senza l'approvazione del consiglio comunale di Bagno a Ripoli, prevede che i membri dell'Associazione Nazionale carabinieri, debbano svolgere i soli compiti di "osservazione e contatto con il cittadino", in poche parole osservare ed acquisire informazioni da poi riportare ai militari della caserma dei carabinieri di Ponte a Niccheri, senza però avere il diritto di fermare, perquisire ed arrestare".
"Come è logico che sia -accusano – questa forma di "legalitarismo malsano" in questi mesi di attività dell'ANC, sul territorio di Bagno a Ripoli ha da subito dato luogo a spiacevoli vicende: dalle richieste di controllo dei documenti ai ragazzi frequentatori della casa del popolo, alle perquisizioni, sequestri di merce e fermi ai danni di migranti, che dopo essere stati prelevati dai "carabinieri volontari" con metodi fascistoidi, venivano portati alla caserma di Ponte a Niccheri e consegnati ai militari per i relativi controlli- Che naturalmente davano esito negativo",
"Questo "modus operandi" messo in atto dai volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri – rilancia il Pcl – oltre ad essere un chiaro abuso di potere, perché non rispecchia assolutamente, anche volendo attenersi alla legge, le funzioni assegnate ad una associazione di volontari, ha immediatamente acquistato connotati sempre più razzisti e pericolosi, caratterizzandosi in vere e proprie ronde in un territorio dove la cultura della resistenza è da sempre viva".
"Di conseguenza – sottolineano – la popolazione grassinese non è rimasta immobile; dopo l'ennesimo abuso di potere dei membri dell'ANC nei confronti di un migrante, alcuni commercianti si sono ribellati ed hanno iniziato a mobilitarsi per chiedere chiarimenti sul ruolo di questi ambigui soggetti".
"Noi crediamo invece – concludono – sia necessario esigere definitivamente la cessazione immediata di tutte le funzioni assegnate all'Associazione Nazionale Carabinieri compresa quella di acquisizione di informazioni. In caso contrario sarà la mobilitazione degli antifascisti e dei cittadini di Grassina ad opporsi ai tentativi del Pd di militarizzare il territorio ed a schierarsi in difesa dei proletari vittime di abusi da parte dei volontari dell'ANC".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA