IMPRUNETA – Il coordinamento di Impruneta di Forza Italia, composto da Roberta Becucci, Fabiano Cammelli e Graziano Nesi, prende posizione su quanto avvenuto nei giorni scorsi in consiglio comunale a Impruneta.
Quando nella seduta aperta, prevista per dibattere della situazione e del futuro di Villa Larderel (l’ex Don Gnocchi), il gruppo di maggioranza non si è presentato.
Con la successiva “bagarre” fra il gruppo di opposizione Voltiamo Pagina (Matteo Zoppini e Gabriele Franchi) e la presidente del consiglio comunale, Angela Cappelletti.
“Noi non siamo abituati – iniziano – a denigrare comportamenti deliberatamente scelti da altre compagini politiche, il nostro sistema è il confronto tra le idee. Ma questa volta il Pd al consiglio comunale del 18 luglio scorso l’ha fatta grossa”.
“Facendo mancare il numero legale ad un consiglio aperto richiesto dalle opposizioni sul destino del complesso immobiliare prestigioso Villa Larderel (ex Don Gnocchi) – ricordano – la seduta del consiglio non aveva nessun valore e doveva essere chiusa subito con… tutti a casa”.
“Così non è stato – proseguono – per una presa di posizione della presidente Angela Cappelletti, che ha generato vivaci rimostranze delle opposizioni che richiamavano al rispetto delle regole. Il gruppo Voltiamo pagina ha ampiamente spiegato l’accaduto“.
“A noi – riprendono – interessa rilevare che la Villa Larderel è stata ceduta dalla Regione Toscana al fondo di INVIMIT Spa per 9.130.000 euro, con l’obiettivo principale di creare valore sugli immobili apportati attraverso l’ottimizzazione della redditività del portafoglio locabile e la valorizzazione o la riconversione attraverso interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria“.
“Il capitale della Invimit – ricordano – è detenuto interamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che se non realizza l’obiettivo sopra indicato si configura come una solita struttura inventata per aumentare il debito dello Stato (e quindi nostro)”.
“Villa Larderel – aggiungono – è un complesso immobiliare di oltre 13.000 metri quadri, inserito all’interno di un parco di circa 4 ettari. Che, si capisce bene, può avere molteplici importanti destinazioni. Il problema è che non viene deciso niente e la struttura, abbandonata da anni, decade vistosamente aumentando a dismisura il costo di qualsiasi intervento di ripristino o trasformazione”.
“Vi sembra giusto – domandano – creare le condizioni (consiglio comunale apposito richiesto dall’opposizione) per discutere del problema per quanto di competenza del Comune oppure è giusto disertare la seduta, come ha scelto il Pd?”.
“Per quanto ci riguarda – annunciano in conclusione – approfondiremo tutti gli aspetti per contribuire ad indirizzare questo enorme problema verso la soluzione migliore possibile”.
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