SAN CASCIANO – "A noi l'azienda non ha detto niente, non abbiamo mai avuto una comunicazione ufficiale: sappiamo dei licenziamenti perché ce l'hanno detto i colleghi di chi è stato licenziato".
A parlare, in merito ai licenziamenti in ChiantiBanca di cui abbiamo dato conto ieri, martedì 5 settembre, riprendendo l'articolo del quotidiano La Verità, è Stefano Tassi, sindacalista della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani).
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Insomma, del licenziamento in tronco di due figure apicali come quelle di Federica Paoletti (ex responsabile Audit) e Filippo Capaccioli (ex responsabile Tesoreria), nessuna comunicazione da parte di ChiantiBanca ai sindacati.
"Ne siamo venuti a conoscenza per le voci che correvano – prosegue Tassi – A breve avremo un incontro con l'azienda, che è slittato durante l'estate. Dobbiamo confrontarci su molte cose e ci aspettiamo che ci vengano date delle spiegazioni anche su questi due licenziamenti".
Oltre ai licenziamenti ci sarebbero stati anche alcuni provvedimenti disciplinari, come ad esempio sospensioni: in alcuni casi già comminati e scontati. In altri casi probabilmente ancora "in itinere". Anche su questo i sindacati chiederanno informazioni e chiarezza da parte di ChiantiBanca.
Mancanza di comunicazione e trasparenza ancora nel "mirino" de La Verità, che nel numero in edicola oggi, mercoledì 6 settembre, rimarca come non siano state date comunicazioni ufficiali, sempre da parte della banca, in merito alle dimissioni dal Cda del consigliere d'amministrazione Gianpietro Castaldi.
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di Matteo Pucci
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