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martedì 30 Aprile 2024
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    Tagli a Festa dell’Uva e Fiera di San Luca. Stefano Bellacci (PD): “Biechi attacchi”

    Il segretario ci va durissimo: "Si è passato il segno. E Lazzerini sfrutta la Festa. Vuole tagliare il sociale?"

    IMPRUNETA – E' secco il no comment del sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei il giorno dopo le pesanti accuse rivolte dal consigliere comunale del Coraggio di Cambiare Riccardo Lazzerini. Su bilancio e tagli a Festa dell'Uva e Fiera di San Luca.

     

    # ARTICOLO / Tagli a Festa dell'Uva e Fiera di San Luca: "Un attacco alla nostra storia"

     

    Solo poche frasi sul suo profilo Facebook rimandano alla questione: "E pensare che al rimpasto di giugno scorso, con un assessorato mi sarei levato il dente – scrive facendo intuire un mancato accordo su una "poltrona" da dare al CDC in giunta – Offendendo me, nei termini che ho letto oggi, non si offende il sottoscritto, ma si offendono 2.721 cittadini".

     

    E' il segretario del Partito democratico Stefano Bellacci che, invece, con una lunghissima nota rimanda al mittente tutte le accuse, parlando di "biechi attacchi".

     

    "Solitamente – esordisce – non rispondo alle tante polemiche sterili che vengono fatte nei confronti dell’amministrazione comunale o del mio partito. Ma in questi giorni si è decisamente passato il segno. Il motivo del contendere è il consistente taglio alla cultura e alle associazioni presente nel bilancio di previsione 2017".

     

    Perché ormai la "battaglia" è diventata territoriale: "E’ un coro continuo di imprunetini (intesi come abitanti del capoluogo) che ci accusano di fregarsene (nel migliore dei casi) delle due più importanti manifestazione del nostro comune (Fiera di San Luca e Festa dell’Uva)".

     

    Poi sferra il primo colpo: "L’attacco più duro, anche a carattere personale, nei confronti del sindaco Alessio Calamandrei è venuto dal Consigliere Comunale di opposizione Riccardo Lazzerini che, come in tutta la sua carriera politica, sfrutta la Festa dell’Uva per farsi bello agli occhi degli imprunetini".

     

    "Allora – rilancia Bellacci – è bene mettere in chiaro alcune cose che evidentemente i cittadini (tutti) del nostro comune non conoscono e che invece il nostro grande accusatore conosce, ma ovviamente le tace. Negli ultimi quattro anni i trasferimenti dallo stato centrale al Comune di Impruneta sono passati da 1.771.000 euro a 194.000 euro".

     

    "Negli ultimi tre anni – prosegue – sono cambiate le norme che regolano i bilanci degli enti pubblici e sono stati introdotti una serie di fondi che i comuni devono accantonare, il più importante è il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità, a tutela del bilancio stesso. Non starò qui a spiegare come funzionano questi fondi e come si calcolano (sarebbe troppo tecnico e fondamentalmente inutile), dico soltanto che nel bilancio di previsione 2017 del nostro comune questi fondi incidono per circa 700.000 euro".

     

    "Alla luce di queste due cifre – sottolinea – ma ce ne sono anche altre, è evidente che l’amministrazione comunale fa un miracolo a mantenere i seguenti servizi: rette ricovero anziani 175.000 euro; rette ricovero minori 83.000 euro; rette ricovero disabili 99.151 euro; rette ricovero marginalità 32.171 euro; servizio assistenza domiciliare anziani 63.078 euro; servizio assistenza domiciliare disabili 33.000 euro; servizio assistenza domiciliare minori 93.654 euro; trasporto sociale disabili 28.000 euro; spese centri sociali 165.000 euro; interventi diversi assistenza sociale 32.000 euro; integrazione canoni locazione 20.000 euro; contributi a famiglie in difficoltà 41.669 euro; contributi associazioni socio-assistenziali 8.900 euro; inserimento socio-terapeutico 12.252 euro; asilo nido, servizi per l’infanzia e per i minori
    201.700 euro; scuola materna (utenze e manutenzione) 67.000 euro; istruzione elementare (utenze, manutenzione e varie) 124.000 euro; istruzione media (utenze, manutenzione e varie) 151.000 euro".

     

    "In realtà – ammette – anche in questi servizi nel previsionale 2017 sono previsti tagli consistenti, ma questi si che dovranno essere con le risorse che saranno disponibili dopo il consuntivo 2016. Ecco alla luce di tutto ciò chiedo agli abitanti del capoluogo e in particolare a Riccardo Lazzerini quali di queste cifre dobbiamo tagliare per reintegrare i contributi alle Feste fradizionali? Perché di questo si tratta: scegliere".

     

    "Noi – rimarca Bellacci –  alla luce dei problemi di bilancio, abbiamo scelto il sociale a discapito delle feste e della cultura. Diteci cosa avreste scelto voi. I cittadini non possono, ma Riccardo Lazzerini sì, lo invito pertanto domani durante il consiglio comunale di dire con chiarezza quale delle voci che ho riportato sopra dobbiamo tagliare per reinserire i fondi alla cultura".

     

    "Voglio anche dire – continua – che è con dispiacere che abbiamo deciso i tagli alla cultura, ma è ancora con più dispiacere che non abbiamo potuto aumentare, come sarebbe stato necessario, i fondi per tutte le voci del sociale che vi ho elencato. Credete sia piacevole dire di no a chi è in difficoltà e chiede aiuto al comune? No non lo è. Pertanto dico anche che prima di reintegrare i fondi alla cultura dovranno essere soddisfatti i bisogni veri dei nostri cittadini, abitanti del capoluogo e non".

     

    "Questo è il quadro della situazione del nostro bilancio – dice – e per il futuro immediato non ci sono prospettive incoraggianti, possiamo solamente cercare di ridurre l’indebitamento del comune, nel 2017 pagheremo un rata per mutui (capitale+interessi) di 1.671.000 euro che incide sulla capacità di spesa corrente, e c’è solo un modo e cioè vendere gli immobili di proprietà comunale che non sono strategici per l’attività dell’amministrazione comunale".

     

    "Questo – spiega – a dispetto di quanto ci raccontano da sempre Lazzerini ed i suoi portavoce che hanno sempre criticato questa scelta. A questo proposito è illuminante l’ultimo comunicato del portavoce del Coraggio di Cambiare che evidentemente non ha chiaro che il comune non stampa soldi, ma spende quelli che ha. A spendere quelli che non avevamo (compreso il disavanzo di oltre 2.000.000 di euro citati dal portavoce) c’hanno già pensato prima… e oggi ne paghiamo le conseguenze".

     

    "Chiudo – conclude Bellacci – riportandovi la frase con cui il nostro buon Lazzerini chiude il suo post di ieri pomeriggio: “Come si torna indietro rispetto a scelte scellerate e superficiali fatte da questa amministrazione? Mai più affidare il proprio cuore ad estranei… tanto per cominciare.”. Evidentemente per Riccardo Lazzerini i circa 9.000 cittadini di Impruneta che abitano le nostre frazioni sono degli estranei che non meritano di diventare sindaco del nostro comune".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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