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martedì 30 Aprile 2024
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    Un percorso in tre tappe per vivere una vecchiaia in tranquillità: tappa n°1

    La vecchiaia dovrebbe essere il momento della vita in cui ci si gode i frutti dei sacrifici fatti, ma sempre più spesso purtroppo non è più così. Eccovi qualche consiglio utile...

    1) PIANIFICARE LA VECCHIAIA

    Negli ultimi 100 anni la vita è indubbiamente notevolmente migliorata.

    Gli enormi passi in avanti della tecnologia e della scienza hanno messo a disposizione di tutti (quasi) un’alimentazione più completa, farmaci più efficaci e cure mediche sempre più performanti; la conseguenza diretta è stata un continuo allungamento della vita media che anche oggi sta proseguendo.

    Nel 2018, l’ultimo dato disponibile che non risente degli effetti della pandemia, l’aspettativa di vita era di 82,3 anni e per il 2030 si stimava potesse arrivare ad 85.

    Come già visto in precedenza però, questo allungamento va ad impattare su diversi aspetti della vita delle persone, tra cui le pensioni e il wellfare in generale.

    Questo cambiamento, unito ai nuovi assetti delle famiglie che non sono più quelli standard di una volta, rischia di far passare una vecchiaia con delle difficoltà se non si pianifica per tempo il nostro futuro.

    Affrontiamo quindi alcuni punti chiave dove risulta opportuno fare delle considerazioni:

    Prima del come… chi?

    L’allungamento della vita aimè non coincide però con una sicura lucidità mentale. Cioè si vive mediamente di più ma non è detto che lo si faccia con le piene facoltà cognitive.

    La conseguenza immediata di ciò è che ognuno dovrebbe individuare fin da subito una persona al quale potersi affidare per far compiere a questo soggetto le scelte più importanti qualora non se ne avesse più le capacità; storicamente questa funzione è stata ricoperta dai figli o dai fratelli.

    Già oggi però un buon numero di individui non può contare su queste figure e, se si considera che da un trentennio a questa parte sono in atto cambiamenti importanti all’interno delle famiglie (diminuzione delle coppie con figli, aumento dei figli unici, aumento delle persone sole etc.), è logico pensare che col passare del tempo saranno sempre di più i soggetti che non potranno contare su questa tipologia di parenti stretti.

    Per loro, non avendo un soggetto legato per natura a cui affidarsi, è cosa intelligente individuare preventivamente la persona che potrà fare i loro interessi e portare avanti le loro volontà qualora sopraggiungesse un’incapacità.

    Una volta individuato il soggetto e ricevuto il suo benestare risulta opportuno effettuare una DESIGNAZIONE PREVENTIVA DI AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO.

    Questo strumento, previsto dal nostro Codice Civile e che può essere redatto per scrittura privata autenticata o per atto pubblico (consigliato), dà la facoltà di decidere in maniera preventiva ed inopponibile da parte di altri (in quanto rappresenta una nostra volontà) chi si occuperà di noi qualora perdessimo la ragione.

    In presenza di questo strumento il Giudice Tutelare, se riterrà idoneo il soggetto individuato, procederà senza indugi e celermente alla sua nomina. Saremo così sicuri che chi si prenderà cura di noi sarà una persona fidata, che conosce i nostri valori e le nostre priorità, e che magari nel tempo abbiamo in qualche modo istruito su qualche compito da svolgere.

    Come? Con che cosa? Le provviste per una vecchiaia confortevole

    L’ultima parte della vita ha un costo. Per volerla passare con agio… il prezzo sale. Quanto costa una RSA o una struttura simile è sotto gli occhi di tutti. Ognuno di noi avrebbe in un certo senso l’obbligo, verso di sé e i suoi cari, di presentarsi alla terza età con un patrimonio sufficientemente ampio che possa far fronte anche ai risvolti negativi che possono capitare nella vita di un individuo.

    Il concetto prende ancora maggior forza se si considera che, come già visto, in futuro gli assegni pensionistici saranno più bassi.

    L’espediente classico per risolvere il problema è da sempre accumulare un tot di risparmi durante l’età lavorativa della persona. Per coloro che però non riescono (o non sono riusciti) è necessario prendere in considerazione gli immobili. Chi ha più di un immobile di proprietà dovrà valutare via via le dismissioni.

    Importante in questo caso però programmare la vendita per tempo per cogliere un momento di mercato favorevole e non ritrovarsi ad effettuare l’operazione in periodi di crisi del mercato immobiliare. È bene tener presente infatti che gli immobili, in determinati momenti storici (vedi recentemente triennio 2008-2010 compresi), non sono propriamente vendibili velocemente se non ha prezzi molto inferiori al proprio valore.

    Per chi ha solo un’unica unità immobiliare sarà invece opportuno valutare la vendita della sola nuda proprietà tenendosi però i diritti di usufrutto. Sarà in questo modo possibile rimanere a vita nella propria abitazione ma ricevere contemporaneamente una somma di denaro da poter utilizzare per una vecchia tranquilla.

    Al contrario di come visto precedentemente, in questo caso è conveniente valutare se ritardare un po’ l’operazione in modo da ricadere magari nello scaglione d’età superiore e poter sfruttare quindi al massimo l’aliquota corrispondente come indicato nella tabella sottostante.

    E se dovessi esser colpito da un evento prematuro, posso tutelare me e i miei cari?

    Purtroppo, la vita può riservare brutte sorprese e talvolta veniamo colpiti da un evento invalidante in età ancora piuttosto giovane. È ovvio che a quel punto il costo della vecchiaia si alza notevolmente e sono necessari patrimoni importanti per poter far fronte. Non sono molti coloro che dispongono di patrimoni del genere, soprattutto già nell’età antecedente alla vecchiaia. E anche chi ne dispone magari, quando è in salute, non ha la volontà e la priorità di destinarlo alla possibilità che un evento del genere possa accadere.

    In questo caso possono essere d’aiuto alcuni tipi di polizze di protezione: le cosiddette LONG TERM CARE. Sono polizze purtroppo da noi ancora non molto diffuse (a differenza dei paesi anglosassoni dove sono piuttosto comuni) le quali prevedono l’erogazione di una rendita vitalizia di importo prefissato e dipendente dall’età e dal premio che annualmente si paga. L’erogazione inizia quando l’assicurato viene colpito da un evento invalidante il quale gli fa perdere alcune delle principali funzioni di autosufficienza quotidiana.

    Se usata in modo strategico risulta avere un costo abbordabile ed è senza dubbio la protezione migliore alla possibilità che un evento del genere possa accadere.

    Conclusioni

    Come al solito il primo passo verso un risultato è la sua pianificazione. Sapere cosa posso fare e da cosa mi devo tutelare rappresenta la chiave per organizzarsi fin da subito un futuro migliore. Non a caso anche Sun Tzu ne “L’arte della guerra” ripeteva:

    “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia”.

    La prossima volta vedremo come difendere le nostre provviste per una vecchia confortevole se siamo stati bravi a crearcele.


    Biografia e contatti

    Umberto Bagnoli è un Consulente Finanziario iscritto all’albo OCF matricola n. 460860.

    Oltre alla professione, da anni promuove l’educazione e la cultura finanziaria delle persone attraverso eventi sul territorio. Oggi scrive anche su investireconmetodo.it e sulle omonime pagine Facebook e Linkedin.

    📨 Mail: umberto@investireconmetodo.it

    📞 Telefono: 0554788111

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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