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mercoledì 1 Maggio 2024
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    Una laurea da 110 e una valigia piena di entusiasmo. La storia di Vittoria e Sofia

    L'una ha lavorato sugli effetti della cannabis nelle malattie neurodegenerative, l'altra è appassionata di design

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Sul loro primo traguardo importante c’è scritto un bel numero alto a tre cifre, conquistato meritatamente dopo anni di duro lavoro e nottate di studio: 110. A 24 anni Vittoria Borgonetti e 25 Sofia Lalli hanno entrambe conseguito in questa settimana a distanza di un giorno l’una dall’altra la laurea in farmacia la prima e architettura la seconda.

     

    Giovani, belle, coetanee e grassinesi come grassinesi doc sono le loro famiglie. Noi del Gazzettino le abbiamo contattate per congratularci e conoscere la loro storia, un viaggio ormai normale per tanti ragazzi ma che fa intravedere che un futuro c’è. “E’ stato un percorso tosto e difficile per me –  inizia a raccontare Vittoria – Questa facoltà unisce l’aspetto chimico a quello anatomico che ha richiesto molto impegno, però ne sono stata ripagata adesso”.

     

    Anche per tutti quei chilometri che per quattro anni ha dovuto sopportare facendo la pendolare tra Grassina e Siena per frequentare l’università: “Partivo la mattina con la sita e tornavo la sera tardi, nell’ultimo anno invece dovendo fare la tesi mi sono trasferita lì direttamente”. Una tesi complessa, in inglese, fatta sugli effetti farmacologici che la cannabis sativa L. può avere sulla neuroinfiammazione ovvero nelle malattie neurodegenerative.

     

    Argomento impegnativo ed estremamente attuale di cui ne parla con ferma conoscenza. Anche Sofia ha scelto di conseguire la laurea  specialistica in inglese: “Una prova in più – scherza – Dopo aver fatto due tesi, una al termine dei primi tre anni e poi questa dopo gli altri due”, che le ha valso anche la lode: “Mi piace pormi degli obiettivi a cui arrivare, mai fermarsi”. 

     

    Vittoria e Sofia

     

    E infatti ha già pronta la valigia per Amsterdam dove volerà mercoledì prossimo e resterà fino a settembre per un tirocinio in uno studio di Interior Design per la progettazione locali pubblici: “Mi piacerebbe adesso approfondire le mie conoscenze in questo settore”, non a caso il tema della sua tesi.

     

    “Insieme ad una amica qualche mese fa ci siamo classificate prime in un concorso per spunti di riflessione relativo alla progettazione di  un centro culturale di Largo Pietro Annigoni a Firenze ed abbiamo deciso di portarlo come tesi”. Anche questi sono i ragazzi di oggi, anzi le ragazze, impegnate, capaci e tenaci. Ambiziose nel progettare il loro futuro e fiduciose che ciò che vogliono sarà possibile.

     

    “Adesso resterò nel laboratorio di ricerca di Siena dove ho potuto elaborare la tesi – continua Vittoria – Tramite il laboratorio che è in collaborazione con l’università di Padova ho avuto la possibilità nel 2016, quindi prima di laurearmi, di partecipare al congresso SYRP sulla fitoterapia e parlare davanti a tanti dottori. E’ stata una prova durissima che mi ha però motivato fino al conseguimento della tesi".

     

    Continua: “Le varie esperienze mi hanno spronato a continuare cercando di fare sempre meglio per andare avanti e arrivare all’obiettivo finale”.  Con determinazione e sacrificio. “Avevo scelto questo tipo di università perché mi piaceva, in base alle mie passioni e adesso il mio sogno sarebbe quello di poter continuare a studiare per i prossimi tre anni e conseguire il dottorato di ricerca”, continua con entusiasmo coinvolgente.

     

    “Non mi pare però di aver fatto nulla di eccezionale, ho avuto tanti compagni di viaggio – ammette Sofia che resta salda con i piedi per terra – Quando tornerò mi rimetterò a studiare per ottenere l’abilitazione alla professione”. Energie fresche le loro che danno speranza e fiducia belle da raccontare.

     

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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