GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – In merito alle polemiche sollevate in seguito alla recente decisione del consiglio della casa del popolo di Grassina di mettere i bagni a pagamento (0,50 euro), è il presidente Alberto Ferretti a far chiarezza.
“La decisione è temporanea – assicura – Anche se non è una decisione così eccezionale, in molti locali anche all’estero è richiesto un contributo per l’uso dei bagni che aiuta per le spese della pulizia”.
“In questa fase di emergenza Coronavirus – precisa – in cui ci sono delle imposizioni di legge che hanno oltretutto degli oneri abbastanza pesanti per la sanificazione e le relative certificazioni, noi abbiamo valutato due ipotesi: o aumentare i prezzi delle consumazioni, come hanno fatto alcuni esercizi, oppure richiedere un contributo a chi non consuma”.
Continua Ferretti: “Il bagno della casa del Popolo veniva usato quasi fosse un bagno pubblico, per cui c’era un via vai di persone che passavano per caso e venivano al bagno e poi andavano a consumare altrove”.
“Il provvedimento – dice ancora – mira a limitare un afflusso eccessivo di persone ai bagni, che comporterebbe problemi di sicurezza e di gestione degli stessi”.
Il presidente spiega inoltre la situazione in cui versa il circolo: “Come tante attività del resto abbiamo problemi di liquidità e di ripartenza. Siamo in un momento delicato e teniamo aperto con estrema difficoltà ”.
Ribadisce che è una decisione temporanea, inizialmente ci dice che erano anche indecisi se aprirli o meno.
“Ovviamente – rimarca – per chi consuma al bar della casa del popolo il bar è gratis e lo è anche per i bambini o per chi presenta una situazione sanitaria problematica. Appena l’emergenza finirĂ si tornerĂ alla condizione normale”.
Aggiunge però che “la questione di un bagno pubblico sarebbe un problema serio che il Comune dovrebbe affrontare, soprattutto dove ci sono dei giardini. Come giĂ avevamo fatto presente”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA