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sabato 4 Maggio 2024
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    Inaugurata la Laika. Matteo Renzi: “Investimenti stranieri in Italia, siamo alla svolta”

    Anche il presidente del consiglio al taglio del nastro del nuovo stabilimento al Ponterotto: le immagini

    PONTEROTTO (SAN CASCIANO) – Chissà cosa avranno pensato, stamani mattina, coloro che negli anni si sono messi più volte di traverso alla realizzazione del nuovo stabilimento della Laika al Ponterotto.

     

    Ambientalisti convinti nell'immaginare un Chianti da cristallizzare, amministratori come l'ex assessore regionale all'urbanistica Anna Marson che a lungo ha tenuto centinaia di famiglie (oltre all'azienda e alle istituzioni locali) con il fiato sospeso.

     

    Perché se oggi, venerdì 26 febbraio 2016, è giusto festeggiare e gioire davanti ai flash dei fotografi accalcati per immortalare il taglio del nastro alla presenza del presidente del consiglio Matteo Renzi, è oltremodo giusto riavvolgere mentalmente anche il nastro e ricordare chi, da sempre, ha lottato per questo risultato.

     

    Lavoratori (289 solo in Laika, poi c'è l'indotto), azienda, sindacati e istituzioni locali. Perché al consiglio comunale straordinario del 2011 a San Casciano, momento simbolo del percorso a ostacoli iniziato all'inizio degli anni Duemile, fu la loro voce a salire compatta, davanti alla marea montante dell'ambientalismo radical chic.

     

    Che avrebbe voluto dire no a quei 30mila metri quadri davanti alla zona artigianale del Ponterotto. Un no che sarebbe stato sanguinoso, che avrebbe rappresentato una ferita inguaribile: per il Chianti e la Toscana tutta.

     

    E' giusto festeggiare, ma è anche giusto ricordare: chi ha lottato, credendo nel lavoro e in un Chianti che non sia una cartolina; e chi invece questa cartolina l'ha brandita come una bandiera, incidendo potenzialmente nella carne viva di questo territorio. I lavoratori e le loro famiglie.

     

    LA VOCE DI LAIKA

     

    Invece no, non è andata così. Così Andrè Miethe, amministratore delegato di Laika per la parte commerciale, ha potuto introdurre dicendo che "oggi è una giornata speciale per Laika, azienda che prima della crisi commercializzava al 70% in Italia e al 30% all'esterno, mentre oggi le percentuali si sono ribaltate. Per gestire questo mercato avevamo bisogno della base solida di un nuovo stabilimento, e grazie agli sforzi di tanti finalmente questo sogno è diventato una realtà".

     

    Presente, ovviamente, tutto lo "stato maggiore" di Lailka e Hymer. "Questo stabilimento – ha sottolineato Luca Tomasi, ad di Laika per la parte tecnica e industriale – finito a meno di due anni dalla posa della prima pietra, rappresenta il massimo dal punto di vista del risparmio energetico, del ridotto impatto ambientale, della flessibilità. Che sarà cruciale nel futuro di Laika".

     

    Sorridente Carolin Hymer, che ha ricordato che "sedici anni fa mio padre acquisì questa azienda sapendo che aveva personale qualificato e motivato. E' stato anche e soprattutto il supporto che abbiamo ricevuto, in questi anni difficili, da parte dei nostri collaboratori, a darci il coraggio per arrivare a questo risultato".

     

    Perché, come ha sottolineato Martin Brandt, presidente del consiglio di amministrazione di Erwin Hymer Group, "questo stabilimento rappresenta la base per il nostro progetto di avere l'azienda più moderna in Europa nel nostro settore. Qui, peraltro, potremo produrre vari marchi del gruppo oltre a Laika. Anzi, colgo l'occasione per dire che presto lanceremo un nuovo marchio: lo abbiamo chiamato Etrusco, in onore a questa terra bellissima".

     

    IL SINDACO DI SAN CASCIANO: "MANI, TESTA, CUORE"

     

    Per il Comune di San Casciano il sindaco che ha vissuto gli ultimi sette anni del percorso Laika è stato Massimiliano Pescini. Che ne suo ufficio ha appeso il manifesto fatto da sindacati, Rsu e dipendenti nei giorni "caldi" del 2011. Un percorso che ha riassunto in tre parole: "Mani, testa, cuore".

     

    "Le mani – ha detto Pescini – perché senza la sapienza artigiana di chi lavora per Laika questo stabilimento non ci sarebbe. Senza queste maestranze, questa sapienza artigiana, l'azienda non avrebbe mai deciso di rimanere".

     

    "La testa – ha proseguito – perché in tanti, ognuno per il proprio ruolo, hanno messo la loro intelligenza, razionalità e professionalità al servizio della realizzazione di questo progetto".

     

    "E poi il cuore – ha concluso – se non ci fosse stato questo "di più" io credo che non avremmo raggiunto questo risultato. Se non ci fosse stata la fiducia fra tutti noi, nella capacità di essere una terra di lavoro, non saremmo qua".

     

    ENRICO ROSSI: "ORGOGLIOSI DI AVER CONTRIBUITO"

     

    "Siamo orgogliosi – ha proseguito il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – di aver contribuito, anche utilizzando i fondi europei. Orgogliosi anche di aver finanziato, insieme a Laika, prototipi di mezzi che poi l'azienda ha donato ad associazioni toscane di volontariato".

     

    "Qui siamo nel cuore della camperistica italiana – ha concluso il governatore regionale – Fra Siena e Firenze si produce l'80% dei mezzi. E' un'eccellenza italiana ed europea che necessiterebbe di maggiore attenzione e sostegno".

     

    MATTEO RENZI: "FRA JUNCKER E LA LAIKA… HO SCELTO LA SECONDA"

     

    Il presidente del consiglio è arrivato salutando a destra e a manca: qui, del resto, dopo gli anni da presidente della Provincia e quelli da sindaco di Firenze, lo conoscono tutti.

     

    Poi ha iniziato con una battuta: "Quando mi hanno detto che l'inaugurazione della Laika era lo stesso giorno della visita a Juncker a Roma ho pensato… peccato non poterci essere. Poi però ho riflettuto e… ci ho ripensato. Ed eccomi qua".

     

    "Qua in questo territorio – ha detto rivolto a Carolin Hymer – la famiglia Hymer dimostra che non si viene solo a fare vacanza, a mangiare e bere, ma a fare anche un investimento industriale. Dando corpo ai dati che abbiamo, e che ci dicono che gli investimenti stranieri in Italia sono passati dai 12 miliardi del 2013 ai 74 del 2015. E' una svolta".

     

    Poi, riprendendo il ragionamento del presidente Rossi (peraltro suo recente sfidante alla segreteria del Pd nazionale) ha ricordato che "forse sui camper (e sui camping di qualità) dovremo fare una riflessione come sistema Paese. Ed è la riflessione su un turismo sostenibile, sobrio, che potrebbe rappresentare un eccezionale motore di sviluppo, soprattutto per il centro e il sud Italia dove è meno diffuso".

     

    "Ai sindaci che vedo qui – ha chiosato – e agli ex sindaci con i quali, ai tempi, abbiamo vissuto i primi passaggi del progetto Laika, dico che siamo a un'altra svolta. Che con la riforma della pubblica amministrazione le istituzioni non saranno più un freno alle imprese ma un metronomo".

     

    "Ovunque andiamo nel mondo – ha concluso il presidente del consiglio – ci invidiano il nostro sistema di piccole e medie imprese. Che sono un sistema da preservare e incoraggiare: il futuro non è solo dei grandi. Qui abbiamo un esempio da portare anche in Europa: se si smette di girare intorno ai problemi e si affrontano… non ce n'è per nessuno".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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