spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 4 Maggio 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Sul luogo dove sono state bruciate altre quattro auto. I residenti allo stremo: “Non capiamo i motivi”

    IMPRUNETA – I dubbi (purtroppo) adesso sono davvero pochi: sembra proprio che la zona dei Sassi Neri, a Impruneta, sia stata presa di mira da un vero e proprio piromane.

     

    E questa è la posizione condivisa dai residenti della zona. Infatti, dopo il rogo dei cassonetti e delle tre auto di giovedì 6 novembre in via della Pinetina, stanotte altre tre auto più un’Ape Piaggio sono state date alle fiamme in via Prachatice.

     

    Stando alle dichiarazioni dei residenti l’incendio dovrebbe aver avuto luogo fra le quattro e le cinque del mattino, quando hanno sentito arrivare le sirene dei mezzi dei vigili del fuoco.

     

    Ci racconta infatti una residente vi dia della Pinetina: “Noi non dormiamo più tranquilli, siamo sempre con l’ansia. Non sappiamo più che dire. Io stanotte, nonostante abiti un po’ più in disparte, ho sentito la sirene dei pompieri verso le cinque e ho subito pensato… ecco, ci risiamo".

     

    "Ma non mi rendevo conto – prosegue – l’odore di bruciato non lo sentivo, forse perché il vento tirava dalla parte opposta. Poi stamani ho visto questo spettacolo. Siamo stanchi” conclude sconsolata.

     

    “Io sono anziana e ho 92 anni – ci dice la proprietaria della casa davanti al luogo del rogo delle tre auto – ho passato la guerra, la fame, la disoccupazione…".

     

    Si ferma pensierosa, per poi riprendere: "Prima al massimo potevano rubarci i polli, un asciugamano per asciugarsi. Noi eravamo pecorai, potevano rubarci un agnello… . Ma queste cose non succedevano”.

     

    “Per me è preoccupante, questa strada è stata bersagliata, prima con i cassonetti, poi con le macchine – si sfoga un abitante della zona – Io abito in via Prachatice, non è passata nemmeno una settimana dall'ultimo incendio. Non capiamo perché siamo stati presi di mira, forse la strada è più isolata rispetto alle altre, dalle tre alle cinque è poco transitata".

     

    Sul luogo del rogo troviamo anche il sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, preoccupato dalla situazione: “In giornata – ci dice – vorrei fare subito un incontro con la comandate dei vigili, il maresciallo dei carabinieri di Impruneta e, se disponibile, il capitano della stazione di Scandicci".

     

    "La richiesta di convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza – ricorda – è stata preparata ieri, e oggi dovrebbe partire. Po aspettiamo la disponibilità del questore. Se poi gli altri non dovessero essere disponibili, basta che ci mandino qualche pattuglia in più per riuscire a prendere gli autoridi questi gesti”.

     

    Ci spostiamo poi nel piccolo parcheggio dove invece c’è l’Ape, che rispetto alle altre macchine è stata “fortunata”: infatti sono riusciti a spengere l’incendio in tempo.

     

    Ce lo racconta una residente delle case lì davanti: “Io ho sentito una sirena, pensavo fosse un’ambulanza, invece erano i carabinieri che stavano spengendo l’incendio all’Ape. Poi abbiamo sentito tre scoppi. Ma non erano i cassonetti, erano le automobili".

     

    "Non so come potrebbero procedere, so solo che così non è possibile vivere” conclude affranta.

     

    Intanto le ipotesi si sprecano: non si capisce perché solo questa zona, nonostante non sia poi così isolata più di altre, sia stata presa di mira; non si conoscono ovviamente le motivazioni dietro a tali gesti. 

     

    Ciò che è certo è che la paura domina sovrana nel quartiere, dove fin poco tempo fa regnavano pace e tranquillità.

     

    di Costanza Masini

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...