FIRENZE – Ci risiamo. Lavori sulla Firenze-Siena, in particolare nel cantiere in zona Falciani-Cimitero Americano, di nuovo a rilento.
Lavori sui quali ogni frequentatore dell’Autopalio si imbatte da anni a questa parte. Con la pazienza dei cittadini ormai ben oltre il limite di guardia.
E con le istituzioni locali che, a varie riprese e in vari momenti, hanno cercato in tutti i modi di fare pressione su Anas.
E’ l’obiettivo che si pone una lettera che partireà nei prossimi giorni dalla Città Metropolitana, diretta proprio all’ente gestore della Fi-Si.
Firmata dal responsabile della mobilità per quanto riguarda la Metrocittà, Francesco Casini, e condivisa da tutti i sindaci della provincia fiorentina che hanno impatto quotidiano dai cantieri in Autopalio.
“Vi scrivo – sono le parole che Casini rivolge ad Anas – per portare alla vostra attenzione il caso del Raccordo Autostradale 3 “Firenze-Siena”, e in particolare del tratto compreso tra l’uscita San Casciano Val di Pesa Nord e l’uscita Firenze Impruneta – Greve in Chianti”.
“Mi riferisco ovviamente – rimarca – ai lavori nella porzione di strada nella zona “Falciani – Scopeti”, nei pressi del Cimitero militare americano, per cui il cantiere è fermo ormai dal 2017”.
“La vicenda insomma – sottolinea Casini – si porta avanti da troppo tempo. La mia richiesta si unisce a quelle dei sindaci del Chianti fiorentino, che da anni chiedono maggiore attenzione e risposte concrete sulla gestione dell’Autopalio”.
“Come sapete bene – aggiunge – si tratta di una strada percorsa quotidianamente da migliaia di pendolari, un’arteria importantissima usata anche come deviazione all’Autostrada A1. La “Firenze-Siena”, inoltre, ha anche un ruolo fondamentale per il turismo: non solo al servizio dei Comuni del Chianti, ma anche per la connessione con le destinazioni costiere (specie in vista dell’estate)”.
“Per questo – conclude Casini – chiediamo a gran voce una rapida ripresa dei lavori, che consenta di mettere finalmente in sicurezza quel tratto di strada, e di ricevere un cronoprogramma dei prossimi interventi previsti. È una vicenda che parte da lontano, ma per la quale non possiamo più aspettare”.
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