ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Nelle foto dell’archivio fotografico della Misericordia dell’Antella in quasi tutti gli eventi, cerimonie, interventi sanitari e di protezione civile degli ultimi 45 anni si trova, nella maggior parte di queste, Michele Baluganti, Capo di Guardia e Giubilato, in divisa, pronto ad aiutare o intervenire a seconda della situazione.
“Michele, 88 anni – fanno sapere dalla Confraternita dell’Antella – ci ha lasciati ieri mattina, 24 aprile attorno alle ore 13 mentre si trovava, dalla sera prima, all’ospedale di Ponte a Niccheri. Una morte improvvisa, che ha lasciato tutti coloro che lo conoscono sbigottiti”.
“Michele – aggiungono – è stato per molti, in questi 45 anni, un punto di riferimento, per molti anche un “maestro” non solo di misericordia, ma di vita, ma soprattutto è stato un amico, e una persona stimatissima anche dalle altre associazioni, come, tra le tante missioni-collaborazioni, ultima all’Hub vaccinale a Grassina dove è stata una delle colonne portanti per la Misericordia”.
“Lo salutiamo – tiene a sottolineare il Governatore Paolo Nencioni – con il nostro motto Iddio te ne renda merito. Maria Madre di Misericordia ti accompagni e aiuti noi nel nostro servizio anche a seguire, caro Michele, il tuo esempio di dedizione di essere e fare volontariato”.
“Sempre col sorriso sulle labbra – lo ricorda così la Misericordia – e spessissimo anche con una battuta per farti sorridere, ha svolto servizio attivo fino a qualche giorno prima della sua morte.
All’interno della Confraternita, dove poi sono entrati anche i figli Manuele e Moreno, ha davvero fatto di tutto e di più, dal servizio in ambulanza a quello dei servizi sociali, ai vari interventi di protezione civile – anche intervenendo in tutta Italia e all’estero nelle varie catastrofi o terremoti, come quello di Budrione e L’Aquila – o di presidio sanitario durante eventi sportivi o culturali, e, non ultimo, quello di portare il Gonfalone della Misericordia a tutte le processioni e cerimonie religiose e civili.
Quel Gonfalone che sabato, giorno del suo funerale alle ore 10 nella Pieve dell’Antella, sarà accanto alla sua bara per l’ultimo saluto, attorniato dal Magistrato e da tanti Fratelli e Sorelle della Confraternita vestiti con la tradizionale veste nera, per accompagnarlo nell’ultimo viaggio.
“Tra i tanti suoi ricordi – rammentano dalla Misericordia – ne citiamo due: il primo alla fine degli anni Novanta quando andò in missione in Albania, dove fu sorpreso da una tempesta di neve, finendo per sbagliare strada. Assieme a Paolo Poidomani, si trovarono poi la strada sbarrata da dei massi e mentre cercavano di toglierli furono accerchiati da alcuni giovani 17enni che gli puntarono i mitra rischiando di essere uccisi”.
“Il secondo quando – dicono ancora – sempre con Poidomani, andarono in missione in Kosovo a portare medicinali, e dopo poco aver passato Gorizia furono accerchiati da ben due macchine della polizia e bloccati in quanto pensavano che trasportassero esplosivi, solo perché i lampeggianti del fuoristrada che stavano guidando avevano i lampeggianti rossi, in quel Paese usati da chi trasporta appunto esplosivi. Anche qui tutto si risolve positivamente, soprattutto quando uno dei poliziotti, mettendo la mano nel cruscotto invece di trovare i documenti trovò, come esclamò “del buon prosciutto italiano”, e Michele ridendo gli rispose… ah, questo lo conosci…”.
Il Governatore, assieme al Magistrato, e al Consiglio del Poliambulatorio, in un telegramma alla moglie Lorenza e ai tre figli, ha espresso il dolore per tale perdita ricordando l’alto insegnamento che Michele lascia come eredità a tutti noi.
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