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venerdì 3 Maggio 2024
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    Barberino Tavarnelle, “cittadini-scienziati” impegnati nel monitoraggio delle zanzare

    Dalla App realizzata da La Sapienza di Roma le prime segnalazioni fotografiche: per la maggior parte zanzara comune (Culex pipiens), e Aedes albopictus, la famosa zanzara tigre

    BARBERINO TAVARNELLE -Il Comune di Barberino Tavarnelle promuove la campagna di scienza partecipata attraverso l’utilizzo della App Mosquito Alert, finalizzata al monitoraggio delle zanzare.

    Sono trenta i cittadini che, nella fase sperimentale dell’attività scientifica, hanno aderito al progetto promosso dal Comune realizzato dall’Università di Roma La Sapienza, effettuando puntuali segnalazioni sulla presenza delle zanzare nel territorio comunale.

    La maggior parte degli insetti rilevati appartiene alla specie più diffusa in Italia, la zanzara comune Culex pipiens, e alla specie invasiva Aedes albopictus, la famosa zanzara tigre che è approdata in Italia ormai da oltre 30 anni.

    Mosquito Alert è un’App gratuita per il tracciamento delle zanzare invasive attraverso le segnalazioni fotografiche dei cittadini. 

    I cittadini di Barberino Tavarnelle che hanno aderito da volontari, hanno effettuato il monitoraggio all’interno e all’esterno delle loro abitazioni.

    Grazie alle loro rilevazioni fotografiche l’equipe dei ricercatori ha potuto comprendere quali specie pungono maggiormente la comunità di Barberino Tavarnelle.

    La task force di Mosquito Alert Italia è capitanata dal Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive di Sapienza Università di Roma, con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, di Muse, Museo delle Scienze di Trento e dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

    “Sono dati che possono sembrare banali per chi di noi è frequentemente vittima delle punture – hanno precisato i ricercatori – ma che finora non era stato possibile valutare scientificamente per la difficoltà di fare campionamenti negli ambienti domestici”.

    “L’obiettivo del progetto è quello di ottenere un maggior numero di segnalazioni – ha dichiarato il sindaco David Baroncelli – Lavoriamo per sensibilizzazione i cittadini al progetto, creare una maggior consapevolezza sui rischi sanitari associati alle punture di zanzare e sul ruolo essenziale che ognuno di noi deve assumere per limitare il più possibile la riproduzione degli insetti”.

    “È importante sottolineare – ha aggiunto il sindaco Baroncelli – che le larve di zanzara vivono e si sviluppano nei ristagni d’acqua. Per questa ragione soprattutto, in caso di stagioni poco piovose, dobbiamo evitare la presenza di vasche, bidoni, sottovasi e altri contenitori pieni d’acqua, non di origine piovana, utilizzati per le attività di innaffiamento e irrigazione”.

    “Le zanzare possono trasmettere virus, come quelli del West Nile, del Chikungunya e del Dengue – hanno rimarcato gli esperti – è importante sapere quando e quante specie abbiamo sul nostro territorio, dove si raggiungono maggiori densità e rischi e in quali aree è più opportuno concentrare gli interventi di disinfestazione”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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