SAN CASCIANO – La chiusura del ponte Amerigo Vespucci, a Firenze, con il conseguente aumento di tempo a bordo dei mezzi pubblici che devono sorbirsi molti pendolari chiantigiani, sta creando non pochi disagi.
Alcuni di loro stanno perfino organizzando una raccolta firme (appuntamento sabato in tarda mattinata in piazza Pierozzi, a San Casciano).
Altri, come alcuni dei nostri lettori, hannno reso evidente il disagio scrivendo al Gazzettino del Chianti. Come Mauro Cresti, che nei giorni scorsi ha sottolineato di essere convinto che "nessuno si sia occupato personalmente della questione che sta creando disagi e confusione non solo nella zona del Chianti".
Lettera inviata anche alle amministrazioni comunali, Ed ecco arrivare la risposta di Elisabetta Masti, assessore alla viabilità del Comune di San Casciano, e di Giannino Pastori, vicesindaco Barberino Val d'Elsa
"Dobbiamo smentire – dicono Pastori e Masti – quanto affermato riguardo al fatto che "nessuno si sia occupato personalmente della questione".La situazione è stata affrontata preventivamente ad un tavolo con responsabili politici e tecnici della Città Metropolitana e del Comune di Firenze".
"A seguito dell'esito di uno studio effettuato dall'Università di Firenze – si spiega – dal quale è emerso lo scalzamento di una delle pile del ponte, gli Uffici Viabilità del Comune di Firenze hanno emanato il provvedimento di chiusura del Ponte Vespucci ai mezzi pesanti".
Il problema sono i tempi previsti per la messa in sicurezza del ponte: "Ancora non sono definiti – dicono Masti e Pastori – in quanto sono ancora in corso indagini conoscitive sullo stato di gravità del danno e quindi sulla programmazione degli interventi".
"Per quanto riguarda il trasporto pubblico – proseguono – sono numerose le linee urbane ed extraurbane che sono state interessate e necessariamente deviate. In particolare per quanto riguarda le linee extraurbane in uscita da Santa Maria Novella, deviate in parte su via della Scala e in parte su via Valfonda, è previsto il il passaggio dal ponte alla Vittoria con conseguente aggravio dei tempi di percorrenza".
"Le due uscite – si dice ancora – sono state entrambe interessate per evitare l'eccessivo appesantimento di una delle due. Questa soluzione, seppur disagevole, è stata il compromesso di posizioni che si prospettavano più restrittive e sicuramente più impattanti per i nostri pendolari".
"Insieme ai comuni del Chianti e alla Città Metropolitana – concludono – continueremo a verificare se è possibile migliorare la situazione e ci impegniamo ad aggiornare i cittadini con una migliore e più costante attività di comunicazione e informazione relativa ad eventuali modifiche dei percorsi".
di Matteo Pucci
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