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martedì 30 Aprile 2024
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    I sindaci di Tavarnelle e Barberino intervengono sulla novità che sta creando malumori e proteste

    TAVARNELLE-BARBERINO VAL D'ELSA – “Comprendiamo il disagio delle famiglie ma l'Unione comunale del Chianti ha il dovere di applicare questa norma che risponde all’esigenza di garantire massima tutela degli alunni trasportati".

     

    Lo dicono i sindaci Giacomo Trentanovi (Barberino) e David Baroncelli (Tavarnelle) per spiegare alle famiglie la loro posizione sulla questione relativa alla discesa degli alunni dallo scuolabus.

     

    “Gli autisti dei pulmini – spiegano i sindaci  – non possono lasciare i ragazzi da soli al termine della prestazione ma sono tenuti a verificare la presenza del genitore senza mai abbandonare il minore".

     

    "L’orientamento della legge al quale ci atteniamo parla chiaro – ricordano – Ll’adulto affidatario, nel nostro caso l’autista dello scuolabus, rischia di incorrere in responsabilità sia civili che penali, come attesta anche l’articolo 591 del Codice penale, se prima di allontanarsi dal luogo di lavoro o, comunque, dalla sede di svolgimento della prestazione, non si comporta con prudenza e verifica la presenza del genitore o adulto da questi delegato".

     

    Insomma, dicono i primi cittadini, "la responsabilità penale dunque ricade sull’autista, ultimo adulto a cui è stato consegnato il minore, che si troverebbe a rischiare, in prima persona”.

     

    “E’ nostro interesse e compito – prosegue l’assessore con delega all’Istruzione dell’Unione comunale Marina Baretta – che i minori siano tutelati e sorvegliati in maniera continuativa e secondo i dettami di legge: gli autisti, che giuridicamente hanno i minori trasportati in custodia, non possono lasciarli alle fermate degli scuolabus senza la presenza di adulti responsabili del loro ritiro".

     

    "Altra cosa – tiene a specificare – è l’uscita dalla scuola a piedi che non riguarda l'Unione comunale ma soltanto l’Istituto Comprensivo. Per questa ragione abbiamo stabilito che per l’anno scolastico in corso l'alunno sarà accompagnato presso la segreteria dell'istituto di cui fa parte la scuola di provenienza, se alla discesa dallo scuolabus non sarà presente alcun familiare o suo delegato”.

     

    "Capiamo le difficoltà delle famiglie – aggiungono i sindaci – ma proprio per essere sempre più presenti nella tutela verso i minori abbiamo il dovere di applicare questa norma di legge".

     

    Le liberatorie firmate dai genitori non sono valide al fine di escludere la responsabilità penale agli autisti, in quanto la responsabilità sul minore non è delegabile. E' possibile, invece, delegare un altro genitore o altro adulto a riprendere il minore alla fermata.

     

    "Grazie alla formula della delega, rispetto ad un primo periodo di dificoltà – concludono i sindaci  – la situazione è andata stabilizzandosi".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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