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lunedì 29 Aprile 2024
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    La pensione in tempi di Covid-19, dopo 42 anni di scuola (36 a Strada): il saluto della maestra Eleonora

    La fine di un percorso di lavoro e di vita nel pomeriggio del 4 marzo, con il messaggio alla nazione del premier Conte: "I bambini me li ricorderò tutti, uno per uno"

    STRADA (GREVE IN CHIANTI) – “Sono Eleonora, una maestra della scuola dell’infanzia che a giugno, dopo oltre 42 anni di servizio, dovrebbe andare in pensione proprio l’anno del Coronavirus!”.

    Si è presentata così la maestra Eleonora Sacchi alla redazione del Gazzettino del Chianti, con delicatezza, chiedendo se poteva inviare una lettera aperta per salutare tutti, bambini e genitori.

    “Abito al Ferrone – proseguiva – e per ben 36 anni sono stata maestra(diventata “storica” a detta di molti) nella scuola dell’Infanzia “Zanobi” di Strada”.

    E ovviamente per noi non può essere che un piacere ospitare il suo saluto. Buona vita “maestra Eleonora”, anche da parte della nostra redazione.

    LETTERA DEDICATA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA “ZANOBI” DI STRADA IN CHIANTI E AI BAMBINI CHE NEGLI ANNI HANNO FREQUENTATO NELLA “STANZA GIALLA”


    Mercoledì 4 marzo 2020, un giorno come tanti. Ai telegiornali si parla di questo Coronavirus che sta mettendo in ginocchio soprattutto il nord Italia, i miei nipotini che abitano a Milano sono già a casa da una settimana. Ma qui da noi non avvertiamo per adesso un grosso pericolo.

    A scuola ho il turno di mattina, esco alle 13 circa, mai puntuale, aspetto che la mensa sia finita e che i bambini siano tornati in sezione, saluto come al solito: “Ciao bambini a domani!”.

    Ma per me un domani a scuola non ci sarà più. Nel tardo pomeriggio il premier Conte legge l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole sul territorio italiano.

    A giugno andrò in pensione quindi per me è finita lì… senza festeggiare, senza baci, senza abbracci, senza sorrisi, senza pianti… anzi i pianti sì! Fine… come se il film si fosse spezzato.

    “Che fortuna!” qualcuno mi dice ”in pensione con quasi 4 mesi di scivolo!”.

    Quale fortuna? Mi stavo godendo questi ultimi mesi di scuola come una cosa preziosa, tutte le mattine la gioia di oltrepassare quel cancello, entrare nel “mio” meraviglioso giardino, nella “mia” scuola perché è così che la sentivo.

    Assaporare la gioia immensa dei sorrisi, degli abbracci, delle coccole dei “miei” bambini, le battute con le colleghe, con la Mirandolina come la chiamo io, la nostra insostituibile collaboratrice scolastica. Tutto finito lì???

    Era il lontano 1984 quando per la prima volta sono entrata in quella scuola come insegnante di ruolo, che gioia!

    Era proprio quello il mio obiettivo lavorativo, la scuola materna (allora si chiamava così) di Strada e finalmente, dopo aver girato varie scuole, l’avevo raggiunto!

    La mia sezione, la “A”, meglio conosciuta come la “stanza gialla”, era composta da bambini di 4 anni, nati nel 1980, adesso hanno 40 anni!

    Nell’arco di questi 36 anni sono passata, per molti di loro, da essere la loro ”mae” ad essere la ”mae” dei loro figli!

    Non vi potete immaginare l’emozione e la gioia pura che questa cosa mi ha procurato, rivedere delle giovani donne e dei giovani uomini dopo tanti anni e riconoscere comunque nei loro volti i lineamenti di quei cuccioli che avevo accolto piangenti e moccicosi a 3 anni, che avevo coccolato e talvolta sgridato, che avevo aiutato a crescere.

    E le mamme? Allora giovani donne piene di comprensibili paure perché da poco diventate madri e che ora rivedo nonne!

    Quanti bambini ho visto, me li ricordo tutti, come una madre, per me sono e resteranno sempre “i miei bambini”.

    Le gioie che mi ha dato la mia professione non si contano. Sono entrata nella scuola dell’infanzia nel più bel periodo per questo ordine di scuola, nel pieno della sua crescita, finalmente riconosciuta nella sua importanza come primo gradino fondamentale per la formazione di un individuo.

    Quante esperienze di sperimentazioni negli anni ’90 ho fatto con le mie storiche colleghe, soprattutto con Daniela, non solo collega ma anche amica amatissima, in giro per l’Italia a seguire gli aggiornamenti sulla didattica laboratoriale e non solo, e riproporre poi nella nostra scuola quelle esperienze innovative.

    Mai avrei pensato di concludere così la mia lunga carriera scolastica con 4 mesi di DAD!!!

    Io che ho sempre messo la fisicità al primo posto nel rapporto con i bambini!

    Chi lo sa se avrò la possibilità di rivederli a breve per un saluto!

    Ma che saluto sarebbe comunque senza poterli abbracciare e stringere al cuore, perché questa volta il loro abbraccio mi dovrà durare tanto tempo… ma proprio tanto!!!

    Per me un “ci rivediamo a settembre” non ci sarà più!

    Un abbraccio e un bacio grande a tutti i miei “bambini” e alle loro famiglie che in questi 36 anni mi hanno accompagnato nel percorso, talvolta non facile, della mia vita.

    Spero di essere rimasta un po’ nei vostri cuori come voi siete rimasti nel mio.

    La Mae Eleonora

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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